mercoledì 30 luglio 2014

È necessario fare un esempio

Da un paio di giorni mi lasciano sconvolto i difensori delle riforme di Berlusconi e Renzi.

E a quanto pare, sono resistenti agli avvertimenti sulla bassa democraticità delle stesse.

Suppongo che non cambierà molto le cose, ma fare un esempio terra terra si deve.

Immaginiamo che in paese ci sono diversi produttori/commercianti alimentari.
Ognuno ha i suoi clienti, chi più, chi meno.

I due maggiori si mettono d'accordo, e grazie alle loro influenze, riescono a creare ostacoli agli altri, per rimanere i soli sul mercato.
Allo stesso tempo, decidono di reagire meno alla retroalimentazione della clientela.

Ovviamente sapete che i miei esempi sono kafkiani:
I paesani devono comunque pagare, anche se non fanno consumi, e non c'è la possibilità di andare a rifronirsi al paese vicino.

Esempio finito. Non c'è bisogno di dilungare.
Capisco che chi vota PD e FI con convinzione, non vede nessuna necessità di lasciare spazio ad altri partiti o partitelli.
E che la perspettiva di creare due soli poli aumenta le probabilità di mantenere seggi in modo stabile (specialmente se li gestisce il segretario del partito).
Anche chi cerca il posticino ha più probabilità di azzeccarci. Deve puntare o sul nero, o sul rosso.

Statisticamente comunque, quelli che mangeranno davvero con i partiti sono pochissimi.
Statisticamente quindi alla stragrande maggioranza i circoli chiusi dovrebbero dare molto fastidio.
Sempre statisticamente allora, l'unica spiegazione è che Renzi riesce a catturare moltissima empatia per gli interessi propri e di qualche centinaio di esponenti del suo partito.

Accidenti!
Dimenticavo il pezzo più grosso!
Renzi sta riuscendo a ottenere addirittura empatia per le cause di Berlusconi.


Le cause di Berlusconi sono cause comuni di Renzi per una situazione molto ovvia:
Non si può rafforzare la Casta assieme al M5S!

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