venerdì 7 marzo 2014

Presunta innocenza

Non è molto difficile menar per il naso con le parole.
I fedeli di Berlusconi hanno mostrato per anni, come si può argomentare a ripetizione, tralasciando fatti e argomenti, per farsi ragione.

La questione è che bisogna "sostenere" una cosa criticata per un certo lasso di tempo, in modo visibile e udibile,  finché i fari si spostano sulla prossima faccenda inaudita.
E cosi le cattive pratiche si giustificano per usucapioni.

Che quattro sottosegretari sono indagati non è giusto notarlo. Finché non sono condannati.
Possibilmente in terza istanza, con giudizio definitivo, e poi si fa il terrore e il ricatto per evitare l'espulsione dalle Camere.
Cose già viste e capite.
Coesione massima. Manco l'esplosione nucleare può staccare gli abbracci della Casta.

Ovviamente all'estero sono esagerati che si dimettono (addirittura per aver tirato in ballo Hitler per un paragone, come la Däubler-Gmelin - che con una delle sparate di Giovanardi si sarebbe dimessa 100 volte).

O esagerato anche Di Pietro!
Eh si, qualche svitato c'è anche in Italia! Lo accusano falsamente, si dimette, porta prove e si scagiona, e poi torna.
Roba da scemi!
E poi gli elettori mostrano con i fatti, che preferiscono la Casta ai politici che sono coerenti anche quando subiscono uno sgambetto ingiustificato.
Insomma: in Italia politici con coscienza e senso della giustizia non sono quotati. Quotatissimi invece quelli flessibili agli arrangiamenti, quelli con curriculum di indagati e condannati, e gli intransigenti che vogliono cambiare tutto, ma senza giustificare con argomenti e senza spiegare. Insomma, i radicali con slogan esotici. (Risaniamo il paese con l'uscita dall'Euro e il reddito di cittadinanza.)

L'elettore italiano merita la bocciatura!

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