lunedì 13 gennaio 2014

Clandestino il voto

Sorpresa mattutina trovarmi un messaggio del blog di Grillo, invitandomi a votare, se voglio mantenere il reato di clandestinità o no.

Ho votato che per me lo possono abrogare.

Le votazioni sono ormai finite da qualche minuto. Sono molto curioso di sapere quanta gente ha partecipato.
Sull'esito non mi interessa troppo, anzi prevedo, che oltre il 60% abbia votato di mantenerlo.

La votazione mi è sembrata frettolosa.
Metterla così, con un si o un no da dare, senza spiegare cosa voglia dire ciascuna risposta all'atto pratico ...
Grillo e Casaleggio non sono degli imbecilli.
Un tema talmente controverso "sbrigato" in tal modo mi sa a intenzione.

I moventi principali secondo me sono tre:
1) Non informare e mettere urgenza, contando sul fatto, che i partecipanti non informati voteranno secondo l'umore rilevato statisticamente.
2) Togliere il voto ai delegati, imponendo loro quello "democratico".
3) Simulare democraticità.

Quindi oggi Grillo e Casaleggio per la prima volta mi hanno dato la bruttissima impressione, di servirsi dei mezzi democratici per manipolare.

Critica che non posso affatto "restringere" a un unico fallo.
Vista l'occasione, metto in risalto, che molte altre cose invece NON sono state sottoposte a voto democratico.

La diffidenza quindi sorge sia da frequenti silenzi (nelle cose che si potrebbero decidere democraticamente),
sia per punti programmatici che appaiono dal nulla, senza poter seguire dialoghi, dibattiti e costruzioni di proposte (le sette proposte per il mandato alle Europee!), e ora con questa mossa frettolosa che ha tutta l'aria di imporre domani stesso un dietrofront ai rappresentanti che hanno presentato una richiesta di abolizione della legge.

Considerando che Casaleggio si era candidato per Lega/Forza Italia (Grillo invece voleva iscriversi al PD), mi pare che l'obbiettivo sia quello di accarezzare l'elettorato di destra che cerca l'alternativa a Berlusconi e Lega.

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