giovedì 2 gennaio 2014

Che furbo che sono!

La frase dovete immaginarla detta da Aldo (del trio Aldo Giacomo e Giovanni) in dialetto siciliano.

Difficile da immaginare Renzi parlare con tale dialetto, ma quando continua con gli inviti scaltri rivolti a Grillo, solo riesco a immaginarmelo che poi allo specchio si dice che è davvero un furbone.

Detto questo, so che Grillo se risponderà, lo farà come sempre con un calcio verbale in faccia, e la cosa come sempre rimane un esercizio verbale bilaterale, per fare titoli di giornale e mantenersi in discussione.

Per la proposta in se, l'idea di Renzi, che chi ha più voti, anche se forse solo il 22% dei voti totali, comanda e fa il governo, la cosa non mi piace, non mi convince, e pensando a un governo saldamente nelle mani di Berlusconi, credo che Renzi le leggi elettorali e le riforme - come ogni altro arraffone ed egoista, le immagina solo da vincitore, e mai dalla parte dell'elettore governato, che vuole qualche sicurezza per proteggersi dai farabutti.
Il ragionamento deriva da un assioma che purtroppo non è chiaro a chi deve votare:
Tutto funziona e si sostiene nel circolo di chi è eletto.
Perché chi è eletto, anche se non potrà comandare, si trova nella cricca dei privilegiati, e già quella è una vincita. L'unica cosa che vogliono cambiare è il meccanismo con il quale la ruota della fortuna assegna il maggior valore a un partito.
Per valore intendo che il partito e i politici al comando si ritroverà in posizione privilegiata per le lobby che vogliono favori.
Il gioco quindi è che tutti quelli sulla ruota di eletti vivranno benissimo, e a chi tocca la sorte toccheranno mazzette e premi di chi vuole vantaggi.

Renzi più che altro non pensa al risparmio del miliardo, ma a rendere diretto e semplice il meccanismo della lotteria che assegna il superpremio per cinque anni.

Per finire, non può mancare la frase offensiva:

Se anche gli elettori fossero furbi, invece chiederebbero un metodo semplice col quale falciare col solo voto le orde di disgraziati e di partiti arraffoni.
Perché sinceramente, io non credo che in Italia o altrove, sia maggioranza la gente che è convinta, che dopo il voto è la opzione migliore, avere un solo vincitore, che potrà fare tutto quello che is era proposto, senza nessuna moderazione di altri soci di governo che la pensano e la vedono diversamente.
Renzi quello che vuole è un meccanismo democratico per assegnare a un partito o coalizione il comando assoluto.
Sarebbe solo logico allora, che dopo il voto chi non è al governo non ottenga seggi e vada a casa!
(Ma li sta il rospo che non si può ingoiare. La sbafata si deve assicurare a tutti i giocatori, per mantenere vigente il gioco.)

Se la considero così, mi sembra molto utile avere due camere, e con criteri di composizione diverse, per richiedere che almeno due partiti si uniscano controllandosi e controbilanciandosi.

Pensando alla CDU di Merkel, che ha ottenuto un risultato strabiliante, e invece si è dovuta unire alla SPD per governare, i sogni di Renzi mi sembrano puzzolenti e pericolosi.


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