mercoledì 8 gennaio 2014

Calcolo in veste d'illusione

Beppe Grillo alla ricerca del 51%.

Io non credo che ne Grillo, ne Casaleggio creadano alla possibilità di ottenere il 51% in elezioni vicine.

Casaleggio si aspetta la Democrazia Diretta solo al suo centesimo compleanno, al quale probabilmente non arriverà per colpa della terza guerra mondiale.

Ma il fatto è che il 51% è dottrina.

Mi vengono di versi pensieri che potrei elaborare al rispetto, ma voglio essere breve e toccare immediatamente il punto:

La ragione per la quale Grillo e Casaleggio vanno al tutto o niente ha una ragione solamente:
Sanno perfettamente, che nessuna forza politica appoggerà il loro progetto di democrazia diretta partecipativa.
L'unica via allora resta usare l'inerzia per stufare più cittadini possibili con la Casta, nella speranza di ottenere il miracolo del 51%.
Servirebbero meglio i premi di maggioranza, ma ormai il treno è andato per sempre ...

Siccome la somma fede dei due guru è che non c'è soluzione se non la divina democrazia diretta partecipativa (alla quale miracolosamente ne Casta, ne Lobby, ne sostenitori che attualmente sono il 60-70% degli elettori parteciperanno), le briciole di oggi non vale la pena raccoglierle o elargirle.

I Parlamentari e Senatori di oggi e domani probabilmente per Grillo e Casaleggio sono quelli che cantano "ma noi non ci saremo".

Purtroppo Grillo e Casaleggio sono monologhisti, e non rispondono a domande.

Ma vorrei davvero sapere, come e quando e chi hanno avuto l'idea della tale democrazia, e quando l'hanno finita di confezionare.
So che i Movimenti c'erano anche prima di loro, ma non credo assolutamente, che i Movimenti pensavano sul serio, che si possono ingrandire e trasformare in un unico movimento che lo governa tutto, giungendo a sostituire la democrazia rappresentativa.

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