sabato 30 marzo 2013

Conflitto di interessi 2.0

Una legge seria sul conflitto di interessi dovrebbe essere formulata in modo tale da non permettere nessuna scappatoia a imprenditori del livello di Berlusconi.

Ma sarebbe uno sbaglio fare una legge anti-Berlusconi.
Dovrebbe essere chiaramente una legge che protegge lo Stato e il cittadino dal sequestro del potere da parte di chi ha troppi interessi e poi dirotterebbe l'attività di governo per risolvere o inseguire cose personali.

 La legge preferirei se nascesse da consultazioni estese, perché il mondo cambia, Berlusconi purtroppo è stato il pioniere e ha mostrato che avere il potere rende più facile salvaguardare gli affari, e le entrate sono molte.

Una clausola vorrei apportarla io:
Ci vorrei inclusi anche i nuovi mezzi di comunicazione di massa, specialmente internet.
E chiederei che per principio, commercio e politica vengano separati.
Sta arrivando la politica gestita in rete, e ci sono due modi per farla:
1) Usando portali esistenti, generici, internazionali (facebook, twitter, youtube, etc.)
2) Creando portali dedicati.
In entrambi i casi chiederei la trasparenza e la dichiarazione obbligata dei proventi derivati da traffico web.
Chiederei inoltre che partiti e movimenti si gestiscano come organizzazioni politiche, e che gli strumenti che usano siano proprietà delle organizzazioni o controllati da esse (o fondazioni, o che so io), ma non di privati.
Per un futuro un pò più remoto, vorrei lo Stato italiano in possesso dei mezzi digitali usati per il processo democratico, e vorrei la garanzia che la gestione non viene data in appalto, ma viene controllata.
Personalmente preferirei muovermi a livello europeo con cose del genere, con una certificazione europea o con strumenti sviluppati assieme (piattaforma elettorale, etc.)

La richiesta è solo uno spunto. Ma è ora di pensarci.

Rispetto agli introiti che derivano dalla gestione di pagine di tale magnitudine, come detto dovrebbero essere dichiarati, e se accettiamo ancora rimborsi ai partiti, gli introiti sarebbero da detrarre dai rimborsi.
(Io comunque limiterei le attività permesse ai partiti, perché altrimenti gli stessi partiti entrano in conflitto di interessi, se ad esempio permettiamo loro di gestire banche o aziende!)

lunedì 25 marzo 2013

Il beneficio collaterale

Immaginati cosa vuol dire avere una pagina che il cittadino DEVE visitare il più che può, nel suo proprio interesse, e perché se non lo fa cede il suo potere.

Immaginati che ti toccherebbero una quarantina di milioni di Euro di rimborsi
... toccherebbero al partito.
Insomma, soldoni. Ci si potrebbe fare una piattaforma democratica col pelo e contropelo.
Pero ... se usi i soldi dei rimborsi, di chi è poi la piattaforma?
Perché se sei proprietario del simbolo, e hai un blog con pagina che ti rende alcuni milioni di Euro all'anno con le pubblicità, perché sei tu che "ospiti" l'attività democratica ... insomma, aggiungerci la piattaforma è una bellissimo complemento. E fai meglio se lo costruisci con volontari che non reclamano diritti, e lo finanzi con proventi del blog stesso.
L'importante non è tanto essere il "proprietario della piattaforma", quanto chi la ospita e gestisce l'attorno.
L'importante è essere chi è padrone della pagina, e ne formula l'apparenza e ne riceve i benefici derivanti dall'essere una pagina che 49 milioni di cittadini DEVONO visitare.
E per assicurarsi che la pagina viene visitata spesso, assai molto spessissimo, la cosa più furba da fare è spostare tutta l'attività legislativa su internet.

E più peggio è la situazione, più italiani si muovono a costruire nel loro stesso interesse.
Se gli uni sfasciano, gli altri devono ricostruire. Sulla rete.
Più c'è conflitto e disaccordo, più c'è traffico in rete.
Sinistra, destra, sopra e sotto, l'importante è che vadano su internet. Gratis per tutti ovviamente, cioè che internet si paga con i soldi di tutti, così nessuno per risparmio non va a votare.
E il partito che porta a tale situazione poi dopo non serve più. A cosa?
E la gente che si fa il mazzo per arrivarci non serve più. E per arrivarci meglio, che facciano sacrifici, perché la gente che si sacrifica ispira fiducia.

È una bella idea far risparmiare il costo della politica agli italiani. Se i gestori della pagina e della piattaforma possono guadagnare a palate.
Una win/win situation.

Con mille pernacchie a Berlusconi, fossile del passato mediatico.
E il tutto non è una società per azioni. Se lo fosse, comprerei azioni subito, anche se dovessi vendermi le ultime mutande.
Il profitto rimarrà tutto a beneficio delle supermenti. Al socio che con lo spettacolo muove la gente, e al cervellone di marketing.

Ah, i salti nel buio.
Se tu guadagni fortune, e altri saltano nel buio ... non è che fa male a te, no?

Uno strale d'acqua

Povero Beppe Grillo, che si ritrova il blog pieno di schizzi di merda digitale!

Come è successo?

La rete ci guida all'illuminazione personale e politica, ma secondo la profezia passa prima per una fase di conflitto tra l'Occidente favorevole alla libertà democratica della rete, e all'Oriente che la vuole controllare.
Forse gli schizzi che Grillo si ritrova sono le prime azioni belliche di agenti cinesi, che sferrano l'attacco secondo i principi dello Judo, usando la debolezza dell'avversario: La libertà di espressione.

Se non ci riescono ora ad anticipare la democrazia diretta partecipativa (DDP) in Italia, l'umanità dovrà aspettare altri 40 anni perché si compia l'oracolo.

Lasciamo la fantascienza.

A Grillo è stata servita la realtà.
Benvenuto nel mondo di tutti.
E più che schizzi di merda, ti è arrivato uno strale d'acqua, che mostra la merda delle tue affermazioni.
La rete che ci fa evolvere è una fiaba più ingenua di qualsiasi delle fiabe di Grimm e Andersen che conosco.
Anzi, in quelle c'è psicologia, immaginario e simboli profondi della natura umana.

La rete reale invece sarà:
Proposta di legge alla quale hanno accesso 49 milioni di elettori:
A chi non piace (perlomeno un 20%) si offre la possibilità di azioni vandalistiche di massa per insabbiare.
Non escludo che la generazione facebook inventi lo sport di rompere le scatole politiche, insabbiando e infangando certi temi, oppure buttandosi di peso su certi progetti più sballati, per il solo gusto di provare il brivido del potere.
Fabbriche con impiegati al soldo di lobby che proporranno e voteranno in massa per leggi che servono a tutelare cose dall'interesse generale contrario.
Azioni di massa che in rete diventa maggioranza senza quorum su certi temi.
Insomma, cosi come a Grillo su un forum piccolissimo (le proposte più votate non arrivano a duemila voti!) che è solo un immondezzaio di testi stanno caricando migliaia di messaggi che non gli piacciono, la piattaforma digitale delal democrazia diretta partecipativa solo funzionerà se sarà piena di steccati, regole, controlli, e se ogni voto e rogetto viene verificato con il nostro DNA politico e digitale.
La fantascienza di Casaleggio, per funzionare,  presuppone la memoria totale delle azioni digitali, collegate ad ogni cittadino.
La democrazia diretta partecipativa quindi la faranno i Cinesi e gli Arabi dopo aver vinto la terza guerra mondiale, perché sono loro quelli che vogliono controllare tutto.

Io sono coerente quando penso. Mi mancheranno i cento punti di quoziente di intelligenza in più che ha Casaleggio, per capire come lui arriva a certe visioni.
E deve essere un ragionamento talmente sovrumano, che nessuno di noi può capirlo.
Per cui non parlano dei dettagli, o ci confonderemmo e non voteremmo il partito redentore.
Il M5S quindi lo dovremmo votare in massa senza chiedere, accettando quello che ci dicono,  senza proporre, perché è già stato proposto tutto quello che c'era da proporre. E figurarci riproporre e porre in dubbio!
Il M5S lo votiamo perché rappresenti la volontà di ottenere il meglio, già discusso da chissà chi.
Lo votiamo perché l'unica cosa che ci deve interessare è che le cose le farà da solo, e liquiderà ogni altro partito.
Mi ricorda una profezia del profeta Daniele, della pietra che parte da una montagna e distrugge tutti i regni del mondo. E che commentatori fondamentalisti contemporanei identificano col regno di Dio.

Pacman

I videogiochi e le sale giochi con giochi elettronici sono apaprse nella mia adolescenza.
Per fortuna la memoria non si azzavorra con tutte le cose che vediamo. (Spero che presto spariscano tante cose dette da tanti pesonaggi. La mia mente non merita certe cose ...).
E mi ricordo Spave Invaders, Pacman e un altro giochino con l'astronave che dissolveva meteoriti nel suo cammino.

Ieri pensavo a Pacman.
Mio figlio ha vista Ralph il demolitore, e lì Pacman è un videopersonaggio cattivo.
Non ci avevo pensato prima.
Pacman va ripulendo i corridoi, rubando frutte, e sfuggendo a certi mostriciattoli molto simili a lui stesso che vogliono mangiarselo. Ma nel labirinto ha quattro punti speciali che ribaltano la situazione.
Quando Pacman li attiva, si trasforma in depredatore, e per un certo numero di secondi ha superpoteri che gli consentono di mangiarsi tutti gli avversari.
Rispetto ai personaggi di molti altri giochi, dove il ruolo del giocatore richiede la fuga dai cattivi, ma mai la possibilità di liquidarli, Pacman non è puro e buono.
Siccome il labirinto si vede in pianta, il giocatore sa benissimo dove si trasforma in cannibale, e può gestirsi i superpoteri.
Attrae dietro di se i mostriciattoli, li semina per il labirinto, ma a portata di bocca, e poi quando li ha riuniti attorno a se, attiva il bottone del superpotere, e riesce a inseguirli tutti e mangiarseli.

Leggevo un articolo di Scalfari su un videogioco giocato da Casaleggio. In un'altra lingua direbbero che l'articolo è un passo fallito.
Se c'è un gioco che generalmente si gioca con una strategia simile a quella usata da Grillo, è Pacman.
Il bottone attivatore di superpoteri si trova in uno specifico corridoio. È la maggioranza assoluta.
L'analogia che non c'è invece è che Pacman deve mangiare prima, ma non ne ha il potere.
Tra il bottone e Pacman c'è un'altro mostriciattolo chiamato PD. E siccome non se lo può mangiare, Pacman lo invoglia ad andare altrove e liberare il passaggio, oppure a dissolversi.

Per arrivare alla maggioranza assoluta c'è una scorciatoia molto comoda, il Porcellum, che a Pacman non conviene distruggere. Per non distruggerlo, a Pacman conviene mettere in tasca il potere che ha, così la colpa è degli altri, ma uno in seguito ringraziando usa la scorciatoia e poi forse la distrugge dietro di se.

Incredibile che la politica si possa fare con un giochino che ormai funziona anche sul cellulare!

domenica 24 marzo 2013

L'abito del monaco

L'abito il monaco non lo fa, ma andare in giro in abito da monaco facilita immedesimarsi.
Ma quale ragione ci sarebbe di lasciare i propri abiti per mettersi quelli di un monaco?
Al massimo se uno è un attore, e deve interpretare un monaco!
E mi sovviene il dubbio: Mel Gibson forse non ha mai dovuto interpretare un ebreo?
Magari sbaglio, altrimenti gli attori dovrebbero essere quelli che più capiscono delle persone ...
O è perché davvero che li capiscono, che molti di essi con la vita non riescono a trovare intese?

Se uno si immedesimasse nei tifosi di altre squadre, riuscirebbe ancora ad essere tifoso?
Se ti immedesimi in un mussulmano, rimani cristiano credente?
E se ti immedesimi in un ateo, poi torni credente?
E se da ateo ti immedesimi in un cristiano, lo diventi?
Be, questa la so: No. Probabilmente rimani ateo!

Da qui andando a tastoni al ritroso, rimarrei sull'affermazione, che se ti metti la roba degli altri puoi capirli, guadagni comprensione, e fai scelte più sociali.

... o fai scelte che sfruttano le debolezze e le idiosincrasie degli altri, per ricavarne maggiori vantaggi.

Si, perché le previsioni di quello che faranno gli altri in certe situazioni ci azzeccano sempre ... in percentuale.
(Consiglio per i veggenti allora è di fare diverse previsioni, per aumentare la percentuale.)

La democrazia diretta partecipativa funzionerà?
Si. Funzionerà sicuramente ... con quelli che ci si trovano bene.
Attualmente se è molto: l'1% della popolazione italiana. Con probabilità di crescita a un massimo del 4%.
Chi la vuole introdurre questo lo sa? Certamente!
Sta facendo conto del 2%.
Perché?
Perché un po è riuscito a mettersi nei panni degli altri ... o forse ci ha provato e ha riscontrato che non riesce a calzare i panni della maggior parte della gente.
E allora, se hai certi propositi che valgono per tutti, perché riguardano tutti, il gioco lo fai chiamando tutti, ma mantenendo a distanza la parte maggiore.
Correggo: Non chiami tutti. Hai già identificato quelli incompatibili.
Forse hai capito anche una realtà: La società umana È RAPPRESENTATIVA! Lo è sin dal principio.
Ripeto: Tutta la storia umana mostra che le società funzionano con rappresentanti delle masse. Non importa chi conferisce loro il potere, se se lo appropriano o se lo ricevono, se è a vita o se è a termine. L'essere umano delega il potere.
E alcuni pochi lo esercitano in rappresentanza.
È una dinamica mutua.

Se sei arrivato a capire anche quello mentre vivevi a prestito nei panni degli altri, e comunque decidi che le cose funzionano meglio se tutto questo sistema naturale si sostituisce con quello che hai immaginato nella tua testa, l'unica maniera di farlo è tramite l'inganno.
Affermi che TUTTI partecipano, e invece trovi meccanismi per escludere una parte, interdirne un altra, e ostacolare un'altra.
E cosi via.
Poi forse fai anche la patente partecipativa.
Per partecipare devi soddisfare certe richieste sociali ed etiche.
Eventualmente la patente partecipativa si suddivide in classi, a seconda del livello di maturità.
E forse distingue categorie di specializzazione e di responsabilità.

Le visioni futuristiche del cervello massimo devono essere bellissime.

A meno che anche il circolo dei partecipanti di fiducia veste i panni di tanti altri, e l'essere democratico diretto partecipativo non esiste.
Forse l'uomo sociale è solo quello che controlla i suoi istinti. Quello razionale, che vede vantaggi nell'equità.
Perché coesiste quello che vede vantaggio nell'avvantaggiarsi, perché lo può, e perché altri non potranno. Perché dove le risorse sono limitate, con i sotterfugi e la forza si può afferrare la fetta maggiore, e a tutti gli altri toccano le briciole.

Tutti gli istinti si razionalizzano, si definiscono in strategie.
Se vedo le tue strategie, so quale è il tuo abito.

L'abito di Grillo e Casaleggio (sono abiti diversi) sono di questo mondo. Di quello presente e passato. Non sono abiti del futuro illuminato. Non sono quelli di maestri che insegnano e illuminano, che guidano.
Sono quelli di signori di guerra che attirano combattenti e sostenitori, che manovrano eserciti, e che mantengono le vere mete segrete o quantomeno non le mettono sullo stendardo.
Su quello ci mettono solo quello che serve ad accrescere il potere.

E hanno torto?
No. Il cambio è solo possibile guidando masse e potere, non educandole. Perlomeno non in queste nostre vite.

Allora, siccome io non sono di quelli che possono essere coinvolti dopo aver studiato i miei panni, e siccome non sono neppure di quelli si sentono pieni se riescono a condurre il branco, faccio il mio cammino.
Ho un cerino, e chi cerca luce per vederci meglio è benvenuto.
Se porta la sua luce meglio ancora. Forse assieme comprendiamo meglio, e se siamo in quattro cominciamo a muoverci.

sabato 23 marzo 2013

23 Marzo - Giorno dell'Italia che può

La realtà è una parola.
Il significato alla parola ognuno lo da mediante una interpretazione.
È la nostra capacità di analisi e poi di sintesi, che dice qualcosa di noi. Non cambiando la realtà.
Nella nostra analisi potremmo applicare filtri. O per limitazioni, oppure per scelta di convenienza.
Ma responsabili del nostro futuro siamo solo noi, e quando si mettono assieme le scelte che facciamo, abbiamo una responsabilità collettiva sul mondo nel quale introduciamo i nostri figli.

Il giorno di oggi è il giorno in cui
- il PdL fa dimostrazioni in piazza contro la Magistratura che perseguita Berlusconi. Segno che il partito è Berlusconi, e che chi ci va in piazza identifica Berlusconi e le sue faccende personali con la politica di destra.
Identificazione che non è immediata ne logica. A meno che ...
- È il giorno in cui c'è anche una dimostrazione a favore della legalità, organizzata da Micromega.
- È il giorno in cui Bersani si pronuncia sull'ineleggibilità, e Grillo invece no.

Perché una parte dell'Italia si identifica con Berlusconi?
Sarà vero il contrario? Che Berlusconi e i suoi supporter condividono una certa identità?
Che lasciar cadere Berlusconi equivale a non fare il proprio interesse?

L'Italia al di la dei partiti e delle partite, è un paese complicatissimo composto da due gruppi:
Un 80% che deve
e un 20% che può.

La formula in teoria dovrebbe permettere che anche quelli che possono debbano, ma dai tempi di Cesare la genialità di chi può è riuscire a dividere chi deve ... e prosperare.

venerdì 22 marzo 2013

Thank you Mr. Obama!

Dear Mr. President,

Conscious people live their lives with death being their shadow or the complement of what they do.
Those of us who imagine from time to time, what they would do if they knew they had a mortal disease, end up thinking they would stop wasting time on all useless tings and focus on what matters.
And it would also include a change of attitude: Braver, determined, maybe demanding from others.

Today I thought that ... it must be a great thing for you to know, your mandate ends.
You have plenty of time, but you don't have to take care of choosing the softest strategy and keep voters.
You can act by conscience!

There was no need to go to Israel and ask young people to start getting aware of the situation of Palestinians, and to pursue peace. Except the need you felt to let the Jews know, most of us in the Western World understand perfectly that their strategies to protect their people are justified by the recent past, but they have no blank check to hurt the rights of their neighbors.

So, I want to thank you for speaking also for me.
I admire the creativity, art, and hard work of the Jewish people, but I also hope they find peace, and they work actively on making their environment peaceful.

I hope you take the chance to surprise us with more actions of this kind.
We would appreciate such signals in a world that doesn't show signs of ethical improvement.

giovedì 14 marzo 2013

Kriminalgeschichte des Christentums

Nemmeno una settimana fa è stato pubblicato il decimo volume ed ultimo della "Storia criminale del cristianesimo" di Karlheinz Deschner. Dopo 25 anni dal primo volume, l'opera più monumentale sulle attività politiche del Cristianesimo è completa. Sono circa 6,000 pagine. Per chi non ne avesse abbastanza, c'è un volume addizionale, "La politica dei papi nel ventesimo secolo" di 1200 pagine, che arriva fino a Giovanni Paolo II.

http://www.amazon.de/Kriminalgeschichte-Christentums-Band-Jahrhundert-Folgezeit/dp/3498013319/ref=sr_1_2?ie=UTF8&qid=1363232848&sr=8-2

Credo che sulla natura delle religioni cristiane si impara più studiando la loro storia, che ripetendone le dottrine.
La fede serve a coltivare speranza. La ricerca libera invece a trovare la verità. Che abita sicuramente in territori molto ma molto lontani da quelli occupati dalle religioni.

Chi volesse documentarsi ... come dice Casaleggio, sul web si trova tutto.

Un paio di nomi:
Karlheinz Deschner  (storia delle chiese)
Robert M. Price   (nuovo testamento, sette cristiane dei primi secoli, panorama probabile)
H. G. Wells   (storicità di Gesù, fonti narrative dei vangeli).
Freke & Gandi   (capire cosa era lo gnosticismo)
Burton Mack   (contraddizioni nei vangeli)
Bart Ehrman   (problemi del testo del Nuovo Testamento, dottrine settarie contenutivi)
Elaine Pagels   (testi gnostici)

La storia della Chiesa è più coerente se all'origine della Chiesa invece del figlio di Dio vi fosse solo una ammucchiata tremenda di frottole e inganni ...


Papa Ciccio

C'è, ci sarà, ci farà arrabbiare in futuro.

Sappiamo da sempre che:
La Chiesa è contro i gay perché il Dio dei Testamenti li odia, e la Chiesa nel momento in cui mette in dubbio certi versetti sacri, permette il dubbio su se stessa.
La Chiesa condanna l'aborto, perché una volta interpretato un versetto in un modo non può ridimensionarlo e cambiare politica. Perché la vita è sacra? Quello è solo una frase folcloristica! Sappiamo tutti che la Chiesa di vite ne ha terminate moltissime esattamente perché non rispetta la vita.
Il matrimonio dei preti è contrario alle istruzioni del Nuovo Testamento, ma è una tradizione della Chiesa, perché così conviene meglio.
I dogmi rimarranno uguali. Quelli stupidi, quelli infondati, quelli strambi. Dogmi sono, e non verità. Anzi, sono dogmi perché non sono verità. Ma per chi ha bisogno della bugia come pastiglia quotidiana, i dogmi si devono mantenere.

Quindi il nuovo papa al massimo sarà più accessibile, più popolare.

Auguri, fino al prossimo!

Volevo essere il primo a chiamarlo Papa Ciccio. In America Latina è "Papa Pancho".
E presto saremo sommersi da nomi molto creativi.

mercoledì 13 marzo 2013

Certezze

Ne avevo già parlato tempo fa. Se qualche lettore trova le fonti, gliene sarei grato.
Negli anni 90 la pagina online del settimanale tedesco Der Spiegel pubblicò un servizio su una interessante ricerca fatta negli Stati Uniti e la Svizzera (credo, ma potrei ricordare male).
Lo studio rivelava una proporzionalità inversa tra quoziente di intelligenza e sicurezza di se.
La sorpresa dello studio era l'aver scoperto che i cretini si credono geniali.

Stavolta rimando ad alcune pagine esterne:

http://www.gwu.edu/~ccps/etzioni/A90.html

http://www.spiegel.de/spiegel/print/d-58656917.html

http://hongkong-expat.over-blog.com/pages/Participatory_democracy_only_suitable_for_relatively_small_places-6749671.html

http://de.buerger-in-bewegung.org/spip.php?article21

E invito a cercarne altre.

Della democrazia partecipativa si parla. Si comincia.
Ma ancora non incontro nessuna certezza e nessun progetto per introdurla integralmente.
Ripeto: Se ne parla e si studia.

Ancora nessuno ha pensato a fare analisi statistiche (quanti partecipano? Su cosa partecipano? Come partecipano? Ci sono più proposte e votazioni etiche?
Quali pericoli cela?
Come si protegge dai pericoli?

In Italia invece è arrivata la certezza, che la democrazia partecipativa funziona benissimo e che ci si deve buttare ... anche a testa in giù.

martedì 12 marzo 2013

Falsificabilità

Di una teoria la cosa più importante è saperla mettere su. Se risulta vera ... è la ciliegina di premio.
Ovviamente i libri contengono solo quelle teorie che hanno guadagnato le ciliegine.
Ma da apprezzare sono comunque tutte quelle teorie costruite bene, su più fondamenti, intrecciate con fatti.
E ovviamente, la teoria seria è falsificabile.

Oggi il portavoce del M5S ha annunciato che il Movimento appoggerà iniziative parlamentari che chiederanno l'arresto e l'ineleggibilità di Berlusconi.

Vorrei fare una previsione:
La dichiarazione è nata da una consultazione dei candidati, che ritenevano di avere mano libera su un punto di poca importanza strategica.
Secondo me invece l'importanza strategica di Berlusconi è alta, ed è probabile che non si arriverà a un voto positivo su questa faccenda.
Per essere più chiaro: Nonostante l'annuncio, il M5S non voterà. E sospetto che i candidati non hanno ancora compreso appieno la strategia da seguire.

Sono curioso, e se sbaglio sarà comunque interessante vedere in che direzione vanno le cose.

domenica 10 marzo 2013

I testimoni politici

Qualche mese fa, notizia poco "venduta", il fondatore di una piccola setta russa viene internato. Non era un ciarlatano. soffriva di disordini mentali.
I seguaci invece no.

Mentre di alcuni fondatori religiosi sospettiamo che fossero truffatori, per altri ammettiamo che perlomeno in parte fossero vittime di confusioni circa se stessi e il mondo.

Persone con idee "diverse" appaiono regolarmente, e regolarmente si crea un seguito.
Uno dei requisiti perché ciò avvenga è che una setta sia "chiusa", cioè che abbia un sistema di difesa che chiede ai seguaci di non esaminarla criticamente, e evitare lo studio critico o misurarsi con persone critiche.
E una delle misure per proteggere la dottrina è mediante la scomunica e la demonizzazione dei dissidenti.

Il regno di Dio del Movimento Cinque Stelle si chiama Laocrazia.
A differenza dei Testimoni di Geova, che se lo aspettano nel futuro, e hanno il divieto di immischiarsi, perché Dio farà tutto, il M5S è lo strumento per il governo perfetto, e non lo può predicare, perché lo esporrebbe a critiche o ad attacchi.

Predica invece un programma secondario, costruito per guadagnare fiducia, in coerenza con la fede che chi gode della rivelazione ha nel fatto che la Democrazia Partecipativa permetterà una gestione impeccabile di una nazione.

Forse è tutto vero e hanno ragione.
Ma chi: I Testimoni di Geova o quelli di Casaleggio?

sabato 9 marzo 2013

Deconstructing "The program"

Il partito "di rete", che ha costruito il programma nazionale in rete, dovrebbe avere una biblioteca democratica di primo ordine.

Subito al dettaglio:
ABOLIZIONE DEI RIMBORSI ELETTORALI
A tutti per logica vengono dei dubbi, se abolendo i rimborsi si fanno davvero gli interessi dei cittadini.
Tra le obiezioni assolutamente valide:
La politica ha un costo, anche sei rimborsi sono molto generosi. Tagliare a zero vuol dire mettere in vendita la politica. Rimane infatti sola l'alternativa tra trovare uno sponsor (sicuramente non umanista) o autofinanziarsi. Chi non ha niente ... non può niente.
Si riduce quindi l'offerta politica, e quella che resta è offerta in mano alle lobby.
Non quello che si voleva raggiungere, a meno che l'obbiettivo non sia per niente quello dichiarato!
Se invece di "Abolizione dei rimborsi elettorali" leggiamo "Abolizione dei partiti", che colleghiamo col termine "Laocrazia", che circola nelle riunioni del M5S ma non sulle pagine officiali, l'abolizione dei rimborsi si capisce. Per abolire i partiti si deve rendere poco attrattivo il compenso monetario. Si chiude il rubinetto, e i partiti si mummificano nel giro di poco tempo.

RIDUZIONE A DUE MANDATI
Ci sono parecchie obiezioni da fare. La giustificazione è che si vogliono evitare i dinosauri e i poteri in Parlamento. Col ragionamento di sopra invece si capisce anche questa come una richiesta che ha lo scopo di ridurre al minimo l'attrattività della carriera politica, e renderla una funzione "tanto per" chi non ha di meglio al momento, o vuole fare un "Au Pair" in politica.

ELIMINAZIONE PRIVILEGI E STIPENDIO "ALLINEATO
Non è necessario ribadire il concetto.

Il punto è che di fatto si vogliono scoraggiare le persone con talento dal provarci, e rendere la "politica" un impiego comune.

Ho ripetuto qualche riflessione che certamente si è fatta.

Ma io volevo chiedere:
Dove su internet trovo queste e mille altre riflessioni su ognuno dei punti, dove trovo come si sono soppesati gli argomenti, e chi ha poi preferito e votato quello che poi sono divenuti i punti del programma?
Vorrei seguirei ragionamenti, capire, imparare e comprendere perché i punti del programma sono le alternative migliori per la cittadinanza!

venerdì 8 marzo 2013

E quindi

Dal posto anteriore deduciamo anche, che possiamo rottamare un altro mito coltivato da secoli, che è quello del libero arbitrio.

Il suffraggio universale infatti deriva dal libero arbitrio, e va a braccetto con i diritti umani.

La democrazia partecipativa ... non quella che immaginiamo perché ce lo dice la logica, ma quella pratica che sta assumendo identità italiana, si introduce con la formula "uno vale uno", ma si riferisce a chi compone la minoranza "eletta" (una specie di "superuomo" collettivo).
Chi è cattivo o contrario ... non vale nessuno.

Azzerare con la logica, permette di evitare le sottrazioni, e mantenere i termini originali.
Non si deve parlare di diritti, di uguaglianza, di rispetto.

Il suffraggio ... partecipativo

Se in Sicilia ci sono 100 elettori, e la mafia li convince a votare i suoi candidati, e diciamo che 60 votano la mafia, è giusto che gli altri 40, gente integra e onesta, debbano accettare solo perché è democratico?

Bella domanda!
Ovviamente la risposta è:
La magistratura ha l'incarico di indagare, e o può provare le collusioni dei suddetti candidati con la mafia, oppure trova traffico di favori.

Ma la domanda non cerca la risposta di diritto.

La domanda solo vuole sapere una cosa:
Una minoranza può opporsi a un risultato democratico, se gli altri sono "cattivi"?
E la risposta di chi la pone è: Si! L'onesto fregato, anche se la legge è contro di lui, ha il diritto di ribellarsi alle regole democratiche, e se gli si offre l'opportunità, fare lo sgambetto ai poteri scuri!

Come abbiamo sentito oggi, una maniera sarebbe con violenza nelle piazze, oppure usando le vie democratiche in modo aggressivo.

Fatto sta, che chi cerca modo di "superare" le regole democratiche, sa di non avere il diritto democratico di farlo, e quindi usa strategie per fare sgambetti. E quando i cattivi non possono più muoversi, la piazza rimane libera per i buoni.

Allora, per sgambettare i cattivi ci si concentra sui loro piedi, su cosa si sostengono.
Nel nostro caso: i soldi.
Si mostra quindi che fare senza soldi si può, che è una virtù, e poi si chiede a tutti di fare altrettanto, o si è cattivi.
Il gioco di doppio legame è innescato senza che l'altra parte accetti, se lo si fa con una massa critica sufficiente.

In questa strategia c'è una piccola osservazione da fare:
Il gioco non ha bisogno di buoni e cattivi. Funziona comunque in termini astratti, se un gruppo di minoranza vuole mettere fuori gioco una maggioranza.
E il gioco è chiaramente antidemocratico.

In Italia il Movimento 5 Stelle sta demonizzando la democrazia rappresentativa, perché chiunque la rispetti e stia alle regole del gioco è cattivo.
In realtà, la battaglia è al sistema che da precedenza e potere a chi è in maggioranza.

La democrazia diretta partecipativa che poco volentieri si descrive, da quel poco che trapela dipende dai seguenti requisiti:
1) Non possono esistere partiti. Ne quelli attuali, ne partiti di nessun genere.
2) Il sistema rappresentativo (ovvero quello che funziona coi partiti) deve essere sostituito.
3) L'unico programma possibile (e ignorarlo comporta il rischio di violenza nelle piazze) è quello di un gruppo di minoranza. Che come vediamo dalla domanda sopra, ha il diritto morale dalla sua, perché chiunque altro è mafioso o complice della mafia.
4) Se ne deve dedurre, che il canale che porta alla forma di Democrazia buona, quella diretta e partecipativa, si canalizza tramite il Movimento 5 Stelle, e una volta che "tutta" l'attività democratica "leggittimata" (ricordiamo: l'altra eletta e maggioritaria non può partecipare!) la usa, il Movimento non ha più ragione di esistere, già che il potere è esercitato dalla minoranza che gestisce le cose secondo le direttive originali.

Tanti discorsi per dire, che il suffraggio universale è uno sbaglio, perché permette ai Berlusconi e elettori egoisti, e a ideologie diverse, nonché alle lobby e ai gruppi di interesse e di interessati di essere in maggioranza e comandare, e che la cosa migliore (*) è il suffraggio partecipativo, dove partecipa chi accetta la linea di una minoranza.

Minoranza in origine composta solo da due "pensatori".

Parafrasando la canzonetta "Beijo é coisa do pasado, a moda agora é namorar pelado"
Maggioranza è cosa del passato, l'evoluzione invece è il dettato illuminato.

mercoledì 6 marzo 2013

Digital pissing

E ora ho anche "apprezzato" Prometeus, per cui chiudo il capitolo dei video profetici di Casaleggio.

Nel 2050 l'umanità manda le memorie digitali in viaggi spaziali?
Ho pochissimi lettori, ma vorrei fare un esperimento:
Qualcuno di voi ha interesse ad acquistare la mia memoria digitale?
Forse io non sono normale, ma a me la vostra non mi interessa!
Vorrei conoscervi di persona, avrei voluto che partecipaste con commenti, e vi avrei, anzi vi risponderei.
Probabilmente imparerei qualcosa da voi, troverei spunti per fare ricerche.
Ma memorie ...

Memorie digitali sono sicuramente tutti i testi che lasciamo su internet. Prendiamo Facebook.
Io davvero non voglio assolutamente l'account d qualcun altro su Facebook. Non verifico neppure il mio, e quando ci vado ogni tanto per qualche minuto e vedo in cosa consiste l'attività e l'interazione ... preferisco stare "away" e neanche sapere.

C'è un secondo fenomeno MOLTO umano su internet ora, nel 2013.
Umano?  chiederebbe la prima pagina dei fumetti di Asterix.
No, non umano. Animale!
È la pisciata digitale fatta sulla gamba dell'altro utente.
E come per i cani, serve a marcare territorio, o è una manifestazione di potere.
In ogni caso, quella si è una interazione.
Umana/Animale. Profonda.
La Netiquette esiste, perché il Pissing esiste! E non sparisce!
Non sparisce il Bullying, non sparisce il Mobbing, insomma, quello che dell'uomo sappiamo attraverso lo studio della storia si ripete su internet.
All'essere umano puoi dare tecnologia, ma le caratteristiche animali si trasferiscono e trovano modi di espressione ovunque!

Lo stato evolutivo umano si vede meglio su forum non moderati.
Li il dialogo consiste di invettive. Sembrano popolati da cani che sanno scrivere. Penso che non è necessaria una descrizione dettagliata.

La "cultura" e l'etica in rete sono quindi forzature, selezioni e filtraggi, o termine più corretto, un prodotto di moderazioni.

Se Casaleggio mi dicesse, che la democrazia e la cultura di rete del futuro avverranno, perché per un motivo inspiegabile ci sarà moderazione massiva, lo prenderei sul serio.
Pero dovrebbe spiegarmi quali interessi avrebbe il gruppo di persone che decide di moderare e orchestrare il popolo della rete.

E vorrei far notare, che il M5S è "diverso" finché il moderatore riesce a moderarlo.

Il 15% che tradirà Grillo è un numeraccio. I "venduti" delle passate legislature erano meno del 15%.
(Non è il tema, ma peggio paghi, più grande è la tentazione di mollare e allinearsi a chi "sta meglio".)
Probabilmente la speranza di fondo è:
Mantenere chiusa la setta, non mischiarsi, scomunicare, e puntare alla maggioranza elettorale che poi automaticamente proteggerà la setta perché non deve più confrontarsi e seguire le proprie regole.

Dopo il tonfo

Sospiro.
Ho appena finito di vedere "Gaia", previsione di Casaleggio.
Il tonfo è il rumore causato dalla caduta della coppia di organi esterni, all'altura del bacino ...

Casaleggio ha 11 anni in più di me.
E invece il video mi sembra opera di un adolescente.

Le "presentazioni" di Casaleggio sono generalmente come "genio della comunicazione".

Vediamo di che "comunicazione" stiamo parlando:

Comunicazione secondo wikipedia è "trasferire informazioni".
(* annoto per l'altra parte del post, che wikipedia poi aggiunge: "In senso psicologico vuole intendere lo scambio di stimoli e risposte (detti feedback o messaggi) tra due o più soggetti.")

Gaia è informazione?
No. È comunicazione. È un comunicato. Uno spot.
È sulla comunicazione, e li è un pò più equilibrato.
Il video ci mostra due direzioni comunicative:
Il broadcasting propagandistico e la raccolta capillare di informazioni. Usate come strumenti dal potere o per consolidare potere.
La comunicazione di Casaleggio quindi è la rete sulla quale si sviluppa potere.

Rete mediatica, che per non cambiare vocabolo "informa" (allo stesso identico livello al quale "informa" uno spot pubblicitario), ma solo per ottenere consenso.
Mentre sulla rete, quella internet, si trovano "tutte" le informazioni.

Secondo Casaleggio, il web ci avvicina alla verità approssimativa.

La parte futurista del video la tralasciamo.

Mi interessa capire come "funziona" Casaleggio, e eventualmente, dove non funziona come altra gente.

Anche in rete si legge, che Casaleggio è schivo, riservato e si mantiene all'ombra.
Siccome io mi riconosco come "maven" (The tipping point, Malcolm Gladwell), e mi ritengo qualcuno che odia le prime file, e preferisce l'ultima, da dove comunque posso dare sterzate, o muovere qualche filo - senza sentirmi affatto un burattinaio - Casaleggio sotto questo aspetto non lo posso giudicare in modo negativo. (Che Casaleggio ha creato un movimento che dirige e contiene in certi modi invece mi è meno familiare. Io non creerei affatto un movimento.

Comunicazione nel caso di Casaleggio è in buona parte comunicazione "persuasiva".
E siccome vi si concentra al 100%, e "l'informazione" reale contenuta nella persuasione sta al servizio della stessa, Casaleggio in una frase è un tecnico dell'opinion making. L'opinion maker è Grillo/


La parte tecnica si può imparare comunque da libri come "The guru papers: Masks of authoritarian power" (Kramer & Alstad). Non si deve necessariamente avere in mente di creare una forza di potere autoritario.
La ricetta per comunicare in modo "efficace" comunque esiste, è conosciuta da parecchi decenni, e per ovvi motivi ci seduce a tracciare paralleli con certi personaggi della storia moderna che non vorremmo riavere.

Casaleggio quindi in termini più precisi sa cucinare sul web la ricetta, e Grillo lo complementa come frontman in piazza.

Torniamo a wikipedia:
Comunicazione "in senso psicologico vuole intendere lo scambio di stimoli e risposte (detti feedback o messaggi) tra due o più soggetti."

Se per "scambio di stimoli e risposte" intendiamo la sola creazione di stimoli per ottenere risposte, Casaleggio è ancora nel quadro.
Se invece diamo risalto a "scambio", Casaleggio non c'è più.

A me sembra che Casaleggio non si comunica con altri. Si alimenta di informazioni sulla rete, ma gli manca lo scambio con esseri psicologici.

La sua previsione sul nostro futuro è una riduzione e non conosce l'istinto degli esseri umani.

Tentiamo migliorare:
La terza guerra mondiale non si combatterà per la libertà di informazione.
È più probabile che sia per questioni di potere, come è sempre stato.
E se nel mondo in cui l'informazione è soppressa ci sarà guerra, sarà con più probabilità causata da rivolte interne di persone che non sopportano essere indottrinate con "verità di regime" scadenti e manipolative.

Una rete su cui puoi trovare "informazione" su ritrovamenti di scheletri umani di 40 metri, dove ci sono comunità che credono a cose del genere, sebbene in questione di pochi secondi trovi le smentite di siffatte "hoax", è una rete che solo ricalca il mondo reale.
La rete di Casaleggio invece fa una cosa, che solo i nostri cervelli fanno: Filtrare!
La rete reale non lo fa e non lo farà mai.
E la rete reale non spingerà l'informazione all'utente.
È piuttosto un'ammucchiata di testi, dove riesci a cercare con più facilità, ma senza un meccanismo che ti separa le bugie e gli inganni da quello che è vero.
La selezione la fa il lettore.

Il processo evolutivo che descrive Casaleggio quindi non avviene nella rete. È un processo di cultura personale.
E se è solo quello ... la rete non omogeneizzerà nulla, ne innalzerà i livelli di sapere generale.
Nel 2054 ci sarà la stessa percentuale di persone che crede alle religioni, e speriamo che fino ad allora sarà passata la moda di farsi saltare in aria per amore verso la religione a odio verso la vita. Probabilmente lo sarà, perché gli Stati Uniti tra poco saranno il maggior produttore di petrolio, e si dedicheranno meno a quello che chiamano politica estera (che è politica di cercare i propri interessi all'estero).
Nel 2054 il mondo (spero che Casaleggio campi cento anni, cosi chi dei più giovani ci arriva può andare a dirgli pirla) non avrà quasi più risorse di petrolio, e avrà dovuto trovare altre fonti energetiche.

A Casaleggio si potrà allora far notare, che le faccende umane raramente sono guidate e studiate.
Sono cose che figurativamente si sviluppano perché i problemi vanno spinti avanti colletivamente con colpi di pancia, un paio di centimetri per volta, e dopo un intervallo maggiore di tempo ci si ritrova con un percorso e lo si interpreta.

La maggior carenza di Casaleggio è la sua lontananza dall'essere umano. Dalla psicologia.

E ciò spiega anche perché oggi preferisce non agire.
Perché capisce dinamiche di potere, ma non capisce la psicologia, e non capisce che la nostra natura ci limita ad essere quello che sempre siamo stati.
E se non costruisce una politica sull'anatomia psicologica umana ... il vestito non calzerà.

lunedì 4 marzo 2013

Troppo mondo

Il grillo canta sempre al tramonto

Sarebbe quindi il tramonto che stimola (in inglese c'è una parola più adatta: "triggers") il grillo a cantare.
E in prossimità di altri tramonti troveremmo altri grilli che hanno cantato?
Sono quelli che hanno causato le tenebre della notte?

Erano ed è canto o erano e sono strilli dei grilli?
Gli strilli si rivolgono alle budella.
Il canto chiamerebbe in causa l'emisfero destro del cervello.

Quello sinistro della ragione invece reagirebbe meglio ai ragionamenti, e chiederebbe di poter analizzare e confrontare.

L'Italia tassa moltissimo e ha un'evasione tremenda. Vero.
Ed è ovvio che l'evasore preferisce il Lussemburgo.
Che Depardieu e altri vanno in Russia quando lo stato è socio del loro lavoro perché ha il potere legislativo, e gode di tre quarti del loro compenso.
Allora Grillo e Casaleggio ricordano che il mondo esiste, e che
lo stato e il governo che non piacciono causano le migrazioni di chi ha più convenienza altrove.
E chiedono che il mondo aiuti a chiudere i cancelli.

Ma cosa otteniamo, se un giorno in un mondo globale non ci sono più buchini e nessuno può scappare?
Otteniamo una evoluzione della psicologia umana, o solo un'adattazione alle circostanze repressive, e atteggiamenti clandestini paralleli a manifestazioni di allineamento?

Grillo, Casaleggio e Fo hanno letto molto, ma non hanno immedesimato che la storia dell'umanità è solo in minima parte storia di evoluzione e umanesimo.
È in prevalenza storia di carognate.
E la storia che lasceremo al futuro sarà storia di carognate.

Il futuro in anticipo - Parte II

Ho finito di leggere "Il grillo canta sempre al tramonto"

Ho preso alcuni appunti.

Casaleggio:
"Io preferisco dire sempre quello che penso; gli altri lo possono  condividere,  se  vogliono,  o confutarlo."

Casaleggio:
"Io sono convinto che cento persone ragionino meglio di una sola."

Grillo:
"La rete è un'opportunità per far dialogare e mettere a frutto le grandi intelligenze."

Dichiarazioni "belle".

Ho cercato, e quello che Casaleggio e Grillo hanno da dire si trova sui loro blog (li fanno assieme e da soli.)
Vedo che si possono condividere.
Vorrei confutare, ma ... non trovo dove farlo, e sul blog non trovo nessuno dei due offrendosi a confutazioni o rispondendo.

Sul forum non trovo le cento persone che ragionano meglio di una. Non capisco dove Casaleggio vorrebbe mostrare modelli di ragionamenti di centinaia di persone in rete che producono "frutti".
Sul suo forum non esistono, e le intelligenze all'opera dietro il progetto politico non sono riuscite ad andare oltre un software pubblico usato per "chiacchierare".
Non è stato adattato niente per far convergere intelligenze e per cristallizzare frutti.

Quindi la passione per la rete di Casaleggio si manifesta solo nell'usarla come complemento ai monologhi di Grillo, per raggiungere un uditorio più grande.
In una frase: Per fare campagna.

La democrazia diretta e partecipativa senza quorum.
Sembra che Dario Fo sia così preso dal condire il discorso con informazioni erudite, da non accorgersi di uno stuzzicadenti che invece è il "pilastro portante" del movimento cinque stelle:
La democrazia diretta e partecipativa.
Gli elementi tecnici presentati sono pochi:
Il M5S porta la democrazia diretta al Parlamento e al Senato, e mostra come funziona. E "un giorno" non saranno più necessari i partiti e neanche il movimento, perché i cittadini depositeranno richieste, e se i parlamentari (non si capisce che funzione avrebbero, se non ci sono più partiti) non se ne occupano dopo un certo tempo, le richieste le vota online la cittadinanza senza quorum.
Tutto qui.

Ora sinceramente, io sulla democrazia diretta non vorrei solo più informazione, io ci vorrei uno studio serio, profondo, dettagliato.
Perché se il M5S arriva al 35% dei voti nei posti giusti, ci benedice con la prima democrazia diretta del mondo.
E ci arriva senza avere la minima idea di come farla funzionare, e come "eliminare" i partiti senza cozzare contro la Costituzione e senza allarmare nessuno per il pericolo di totalitarismo.

Altrettanto nebuloso è come dovrebbe funzionare la destituzione del parlamentare.
Secondo Grillo (in comunicato odierno), se il parlamentare fa di testa propria e "tradisce" l'elettore, il collettivo di elettori fa un referendum in piccolo e decide se licenziarlo.
Semplice, no?

Ma siccome il M5S non è ne di destra, ne di sinistra, e funziona come "cuscinetto" alle forze più estreme in Italia, democratizzandone diverse, nel M5S io ci troverò chi vuole pari diritti per i gay in ogni aspetto, e chi come qualche giorno fa chiede la differenziazione linguistica dell'unione gay, perché non si deve chiamare matrimonio. (Una specie di "concessione" alla discriminazione, perché l'autore è a favore di parità di diritti legali, ma chiede che linguisticamente le cose abbiano nome diverso, così perlomeno a parole possiamo discriminare e puntare il dito su quello che è "diverso").
Quindi io come deputato voto a favore di matrimoni gay e adozioni, e una lobby nel M5S mi fa le scarpe perché mi deve tagliare fuori. Se non oggi, domani alla prima opportunità che trova.
Grillo e Casaleggio a quanto pare capiscono perfettamente che gli "altri", quelli dei partiti, sono roditori ignobili, ma escludono che il M5S possa ospitarli.
O invece lo sanno perfettamente, e per questo non lo hanno neppure sviluppato in rete nazionale, e con poche regole lo controllano in ogni manifestazione, e puntano sulla maggioranza assoluta.
Obbiettivo democrazia diretta, il toccasana dei problemi dell'umanità, lo spirito santo redentore.

Il libro, solo vecchio di qualche mese, contiene diverse previsioni e dichiarazioni, ma rivela che Grillo e Casaleggio non pensavano alla possibilità che il M5S arrivasse ad essere l'ago della bilancia delle forze politiche.

Il futuro lontano di altre elezioni invece si è presentato alla prima elezione, e la saggezza di centinaia di intelligenze consiglia a Grillo e Casaleggio di puntare dritto sulla possibilità di decidere senza consultare nessuno ... a parte l'intelligenza polarizzata della base democratica.

domenica 3 marzo 2013

"Aspetta futuro! Con calma!"

Il 99% delle specie apparse sulla terra si sono già estinte.
E se è esagerato, sarà perlomeno il 95%.

Mi si permetta di dedurre e affermare, che ogni specie prima o poi si estingue, sparisce dalla terra, e ne appaiono altre.
(Eventualmente più insetti che altro.)

L'homo sapiens un giorno si estinguerà.

Le specie si sono estinte per catastrofi mondiali, per cambi climatici, recentemente per il modo di vivere dell'homo sapiens o per tante altre ragioni.

Rimane comunque possibile uno scontro con qualche corpo celeste, che potrebbe determinare la fine del genere umano (e della maggior parte delle altre specie) e il problema della distruzione nucleare sarebbe un pericolo da archiviare.

Jared Diamond in "Collapse" presenta casi di civiltà estinte.

Abbiamo quindi due certezze:
La specie si estinguerà, e la nostra stessa civiltà si estinguerà.
E la probabilità che non toccherà ancora alla specie è un pò più alta.

Pensiamo quindi alla civiltà per ora.

La nostra civiltà è cominciata nel momento in cui ...
si sono formati gruppi?
È probabile che il nostro modo di vivere (sociale) è intrinseco alla specie, così come esistono predatori e erbivori solitari, e animali che vivono in branco.
Noi siamo un animale molto dipendente dal branco!
E quindi il punto debole della specie è determinato biologicamente.

L'evoluzione della nostra specie (mi riferisco all'evoluzione dell'homo sapiens e avverto di non distrarsi con Australopiteco e altri "antenati"), che chiamiamo progresso, è avvenuta in maniera lineare.
Impariamo dagli antenati, ci insegnano già appena nati, e ... certe cose rimangono uguali. La violenza, l'odio, la rabbia, la tendenza a seguire un leader o delegare a un leader, la speranza in aiuto "esterno", e che qualcuno ci organizzi la vita.
Potrebbe essere un imprint biologico della specie.

Così, le caratteristiche che abbiamo favoriscono scambi tra di noi, un certo livello di organizzazione, ma anche strutture gerarchiche, mancanza di visione, bisogno di affidarsi, e diffidenza.
Da aggiungere, che - mentre non riusciamo a comprendere il livello valido per altre specie - sembriamo essere dipendenti dall'illusione, nel senso che viviamo la realtà, ma cerchiamo a tutti i costi illusioni che ci promettano altre possibilità come futuro reale.
Illusioni che non sono altro che inganni e bugie.

Per riassumere:
Portiamo in noi stessi talenti per "progredire" e debolezze che ci faranno estinguere.
E siamo bugiardi (verso noi stessi e altri) per natura.

Rispetto alle "debolezze", sarebbe meglio essere più integralisti e chiamare l'insieme di talenti e debolezze "natura umana".
E a quella ci aggiungiamo anche il fatto di essere "junkies" della menzogna.

Una natura scoraggiante, che comunque ha prodotto idee come i diritti umani, che non stanno molto sulla nostra linea (infatti dopo molti decenni incominciamo a discutere e litigare sui diritti dei gay, partendo dalla tradizione, che non sono al disotto del livello degli eterosessuali).

Dobbiamo rassegnarci o sperare?

A questo punto del ragionamento io decido di non proseguire nell'indagine, e dare una risposta di comodo. Pragmatica.
Se vogliamo dare la risposta "assoluta" ... ci tuffiamo nel nichilismo. E per me non essere nichilista è una scelta volontaria.

O rimanendo in tema, la verità non ci aiuta per niente, ed è inutile scoprirla.

Come possiamo quindi evaderla, senza farci danno e senza discostarci troppo?

Nelle nostre scelte di vita e società si sono polarizzate due strategie, che - anche quello per la nostra "natura" (aggressiva) si sono definite per estremi e si sono poste come antagoniste:
Il comunismo e il capitalismo.
Che nel secolo attuale rifiutano tali nomi e ne preferiscono altri più moderni.

Le due "ideologie" probabilmente sono intrinseche della nostra natura, non sono "ragionate" fino alle radici, e ci obbligano a "dividerci" ripudiandone una per consegnarci all'altra.
E siccome il bisogno lo abbiamo dentro, equilibriamo l'ambiente squilibrato e a favore di una di esse su altri livelli o con gruppi specifici.

Quando l'ideologia che regge la nostra società mostra di funzionare male ... ci buttiamo di getto e d'istinto sull'altra per compensare.

La terza via.
Chi la sa lunga come me, arriva alla conclusione che libertà è sempre e solo avere a disposizione tutte le opzioni positive possibili, mantenendo sotto controllo quelle negative.

E al contrario di quello che ci dice la tradizione, affermo che sono positive sia l'ideologia comunista che quella capitalista, perché derivano da tendenze naturali.
Sono positive nel senso che sono i binari sui quali ci muoviamo.
(Negative nel senso che ci portano all'estinzione, ma avevamo deciso di evitare il nichilismo).
Ma prese per se, le due ideologie permettono comportamenti e scelte positive e negative (ovvero comportamenti che ci avvicinano più in fretta all'estinzione), per cui le ideologie le dobbiamo sottoporre a un concetto superiore, che da tempo chiamiamo etica.

L'etica è il principio per il quale muoverci, ma non la terza via.
Una via si percorre, non si ragiona.
Il cammino che dovremmo percorrere è uno "olistico". Uno che si muove sui binari della nostra natura, senza sbilanciarsi.

Leggendo l'ultima pubblicazione di Casaleggio/Fo/Grillo mi rendo conto, che sotto sotto c'è la convinzione che uno dei binari è sbagliato, e ci si deve buttare sull'altro.

Il comunismo governamentale invece ha dimostrato che la natura umana è più forte dell'indottrinamento, che le gerarchie sono il modo come ci organizziamo, e che anche i difetti della natura umana non si possono estirpare.

Al contrario di Grillo e Casaleggio io penso che non c'è nessuna lotta da fare.
Che imbrogliare il bambino incosciente, per portarlo al paradiso senza che si renda conto del cammino, è immorale, e che non funzionerà, perché il bambino nel paradiso continuerà a comportarsi da bambino. Anzi, manifesterà esattamente quelle tendenze che si cercano di reprimere.
Il paradiso collettivo sarà pieno di individui con altare capitalista nella propria stanza da letto e con fede nel merito e odio verso il livellamento.

Quello che c'è da fare invece è molto più difficile che filtrare, mettere una parte da un lato e l'altra dall'altra, e riscaldare gli animi.
Quella è una tattica che sfrutta un lato molto primitivo dell'homo sapiens.

Il cammino migliore invece è quello che si sta evolvendo da millenni: Progresso nell'idealismo etico, nell'abbracciare contrasti, perché siamo individui con contrasti, e nel trovare equilibrio e sintesi.
E quale è l'obbiettivo? Quello che tutti conosciamo: Rimandare l'estinzione, e permettere ai nostri figli e ai nostri nipoti una vita un poco migliore.