venerdì 29 novembre 2013

Sympathy for the devil

Fa parte delle lezioni basiche di psicologia la distinzione in persone che si riescono a motivare con un premio, e persone che invece reagiscono meglio se c'è il rischio di un castigo.

La simpatia per chi è scaltro perché frega tutti, ma sparte con gli amici, sicuramente qualche relazione con tale psicologia la ha.

Oso affermare, che anche se il sentimento è reale, il ragionamento sul quale si basa è sbagliato.

Facciamo un esempio:
Forse avete notato, che in località turistiche che si visitano per un giorno, nei ristoranti i camerieri poco premurosi si incontrano con maggior frequenza che in località poco frequentate.
Parlo di medie, non di casi specifici.

La ragione può essere più complessa (reazione a ospiti che non esagerano con le mance), ma in parte c'è sicuramente il ragionamento, che tanto è improbabile che torni qui, e quindi non devo sforzarmi per farti tornare.

L'egoismo in diverse situazioni è una strategia che funziona.

Ma torno ad affermare, che generalmente nelle società moderne la strategia di fregare gli altri ha dei limiti. Nello spazio e nel tempo.

Il limite di spazio è costituito dal "flusso".
Quanti fessi ti toccano statisticamente?

Immaginiamo una popolazione di 1000 personaggi, dove uno fa lo scaltro, e ha 999 vittime a disposizione.
Se un secondo individuo decide di seguirlo, le vittime potenziali diventano 499.
Immaginiamo una società, dove i furbacchiotti fanno un club perché fregare gli altri è un beneficio che si ottiene conquistando il potere democratico.
E hanno bisogno di 20-30% di sostegno per riuscirci. (Grazie al fatto, che la fede nel successo tramite l'imbroglio è diffusa, non è necessario spartire il bottino tra tutti).
In tal caso, i polli da fregare statisticamente si riducono a 4 o meno ancora.

Tornando alla realtà: Se il sistema è costruito sul fatto, che la pubblica amministrazione è una mangiatoia dove si possono servire gli amici dei furbi, si conferma che il diavolo è il miglior benefattore.
Il problema con la proliferazione dei parassiti è, che alla fine l'organismo non li può più sostenere e muore.
Pressappoco come nella fermentazione etilica del vino, che si ferma a circa 15 gradi alcolici, perché gli organismi unicellulari che la producono poi soccombono con l'alcol prodotto dalla trasformazione degli zuccheri.

Nelle società umane, è l'organismo sfruttato che raggiunto un certo punto critico decima i parassiti.

E si comincia dalle teste più grosse, ma non sono mai le uniche che vengono rase.

Il fatto che sia una storia ciclica mette in evidenza un altro fatto: Che la maggioranza dell'umanità è totalmente priva del senso sociale inteso come sensazione, che equità reca beneficio a tutti.
La cosa è specialmente evidente dopo un secolo di comunismo praticato, che al contrario di quanto predetto da Marx e Engels, è solo stato una forma di governo retto da oligarchie diverse.

Le sanguisughe si concentrano dove possono succhiare meglio, senza importarsi della bandiera.

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