giovedì 5 settembre 2013

Vincerlo sul terreno politico. Il foro della Casta!

Da anni politici "corretti" ripetono lo slogan "nobile", che Berlusconi non lo si deve vincere con la giustizia, bensì politicamente.

Strana richiesta!
Conferma, che la magistratura lotta per riuscire in quello che non è riuscito la politica.
Negligente anche da parte di chi senza dubbio rifiuta Berlusconi, stare a ripetere pappagallescamente una frase del genere.

In primo luogo, è da provare che la magistratura si affianca a interessi politici.
Tutto l'atteggiamento, le dichiarazioni e le azioni dei politici oppositori a Berlusconi, le linee ufficiali e di fatto dei partiti infatti sono chiarissime: La politica non sta affatto chiedendo sostegno alla magistratura per sbarazzarsi di Berlusconi!

Rimarrebbe allora la possibilità, che magistrati politicizzati, di sinistra, cerchino di renderlo politicamente inerte per ispirazione propria.
Ipotesi che in Italia non si può scartare.

Ma ... bastano pochi fatti a ridurre il sospetto:
Chi sceglie personale associato alla malavita, come minimo può aspettarsi di essere indagato. Se poi moltiplica denaro come il re Mida ... nel paese dalle tasse più alte del continente ...
Se decide di dirigere le sorti del paese, introducendo leggi che fanno comodo prima di tutto a lui stesso ...
Berlusconi sicuramente, a prescindere dalla persecuzione delle toghe rosse, ha deciso di condurre una vita che combacia con la silhouette di personaggi potenti che si muovono al di fuori della legalità.

A parte poi alcuni politici di paesi poco democratici, a Berlusconi nessuno vorrebbe fare il favore di raccomandarlo in un curriculum, e nessun elettorato eccetto quello italiano gli permetterebbe di rimanere sulla scena politica.

Non sono quindi minimamente d'accordo sulla posizione di andargli incontro solo sul piano politico.
Berlusconi si squalifica da solo su diversi livelli, e le conseguenze delle sue scelte deliberate (fatte perché è un furbone, e ha il potere), gli toccano come toccherebbero a chiunque altro.

La richiesta di escludere Berlusconi dalle azioni legittime e obbligatorie della magistratura non è altro che complicità offuscata.
Mantenerlo nel gioco politico equivale a sottrarlo alle regole che valgono per la comunità, e proteggerlo in un foro politico.
E non parlo di ora. Parlo di quello che è stato fatto da quando è apparso sulla scena politica.
Tutti i politici che in questo ventennio hanno votato anche la minima disposizione o legge con la quale usufruiva di qualche vantaggio o protezione ... sono collusi.
Anche se nel titolo parlo di Casta, la mia visione della realtà non è affatto quella di una cricca cospirativa che si protegge!
La Casta di privilegi funziona a prescindere da Berlusconi o da qualsiasi personaggio che giunga alle poltroncine nazionali e regionali.
L'unica cosa che ogni Casta (con "ogni" mi riferisco al blocco di annate) cerca è la stabilità del governo. Mantenersi per il periodo legislativo e eventualmente ripeterlo fino al pensionamento.
Berlusconi ha dato la sensazione di essere un garante di tale desiderio, ma anche prima di lui i politici erano inchiodati ai loro seggi, e se non si fanno cambi, la cosa seguirà allo stesso modo per un'altra generazione.

Una Casta integralmente non importa come è costituita. Già il deputato di un partito infimo, arrivato totalmente solo alla camera, è soddisfatto se le prossime elezioni sono solo necessarie dopo cinque anni.
Questo è davvero tutto ciò che il cuore eletto desidera.
Arrivando poi verso la fine del mandato, chiede un piedistallo privilegiato per riuscire a rimanere alla camera.

Vincere Berlusconi politicamente?
20 anni di politica con Berlusconi dimostrano, che politicamente Berlusconi non si può vincere, perché la politica vuole mantenerlo in gioco.

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