domenica 29 settembre 2013

Strattone alla corda

Ma quale atto folle!

Quale sarebbe la logica di un partito che serve a tutelare gli interessi del suo leader, se il leader decade e va a fondo, e il partito invece partecipa e prospera?

Io non volevo credere, che a Napolitano e alla maggioranza del PD una cosa del genere non fosse chiara da anni.
Ma la reazione stizzosa di Napoletano mi fa ricredere.
Pare che davvero non abbia capito fino ad ora, che la realtà non è uguale per tutti. Che esistono realtà diverse, e anche molto condivise da molti.

La logica a me dice, che un padrone che lascia correre il cane dove vuole, un giorno non sarà più il padrone.
Mi dice anche, che Berlusconi sarebbe uno stupido, se lasciasse che quelli che lui ha fatto politici e messo alle poltrone possano muoversi liberamente, quando fino ad ora si muovevano sincronizzati, votando addirittura assurdità come la nazionalità di una ragazzina dai costumi leggeri.

Se Berlusconi li lascia fare le larghe intese, rinuncerebbe allo strumento che ha creato per ben altro proposito.

Insomma, dopo averci praticato per 18 anni, non hanno capito che il PdL è la bacchetta di Berlusconi? Come fanno ad aspettarsi un comportamento "responsabile" verso la nazione, se per 18 anni il PdL ha mostrato solo interesse verso le cose che interessavano Berlusconi?

Devo correggere: il PdL non è la bacchetta di Berlusconi. È la sua arma carica e pronta a colpire!
Come cavolo si fa a credere, che Berlusconi rinunci ad essa?
Se qualcuno credeva che può controllarla da casa, fraintende ... vuole fraintendere le cose: Berlusconi non è un direttore politico.
Il problema non è affatto che non può "presentarsi".
Di fatto, non si presenta!

Il PdL è l'arma con la quale Berlusconi protegge la sua libertà.

A Berlusconi conviene molto più mantenere tutti in situazione precaria, cioè partecipi della sua preoccupazione, che lasciarli belli sistemati a fare qualche tentativo per lui.
L'arma in mano, caricata e col dito sul grilletto è quella più efficiente.
Il PdL lotterà con molto più accanimento per Berlusconi, se Berlusconi lega le sue sorti direttamente alle sue.
Se il PdL non si deve preoccupare, non farà la fine del mondo per Berlusconi.
Se invece la fine di Berlusconi è la fine del PdL ... la lotta sarà vera ed accanita.

 Si, Berlusconi ha dato uno strattone alla corda, e ha trasformato il suo partito in una orda di cani rabbiosi.

È chiaro o no?

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