venerdì 9 agosto 2013

Signor Giudice,

il popolo dei furbi ringrazia al dio in cui probabilmente neanche crede dell'enorme regalo da lei fatto perché possano armare uno scandalo e chiedere l'immunità eterna di Berlusconi.
Stavano studiando i video della sua sentenza, concentrandosi sul Suo abbigliamento, e cercandovi qualche macchia, da denunciare come irregolarità d'ufficio che invalidasse la sentenza, ma Lei poco accortamente ha rilasciato un'intervista, dove ha detto che una condanna non si fonda su sospetti ma su certezze di colpevolezza, e ora sulle sue parole si costruisce un tornado.

Lei purtroppo non ha colto la nuova tesi sollevata addirittura dal Presidente della Repubblica, che per amore dell'ordine sociale, la giustizia deve fare un passo indietro.

In termini da popolo, se un brigante fa sufficiente casino e sconvolge le forze e i poteri del paese, lo si deve escludere da indagini e condanne.

È una nuova dottrina che illuminerà i secoli futuri, e lei purtroppo l'ha intralciata.

Da ritardato incorregibile che sono voglio esprimerle i miei ringraziamenti.
Il mondo di chi può perché è più che gli altri, non mi piace. Preferisco sperare in un futuro più giusto per mio figlio e per i figli dei miei contemporanei, e non in un mondo in mano agli scaltri e ai farabutti, dove i fessi devono sottostare a regole e i furbi no.

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