sabato 24 agosto 2013

Pulling the new era

Sul blog di Grillo è apparso un articolo di Messora.
Ortodossissimo e intransigente.

La base comune, sulla quale una maggioranza critica alla realtà politica si incontra è che le cose devono cambiare, e che il sistema permette abusi e dirottamenti, per cui non lo si può lasciare come è.
L'altra constatazione si cui molti si trovano d'accordo è che sono gli elettori che sembrano aver dimenticato, e tornano a confermare lo stato precedente.

Da queste premesse, Grillo e Casaleggio, con Messora che di suo ci mette solo la formulazione, delineano la soluzione:
L'unica forma è quella di fare tabula rasa e ricominciare da zero.
Ristrutturando il processo elettorale, il sistema democratico, le strutture dello Stato.
Cosa che è impossibile da fare senza maggioranza assoluta.

Voglio soffermarmi sull'assioma principale:
Il sistema democratico NON funziona, e si deve sostituire. Compromessi non sono possibili, perché sarebbero inefficienti e prolungherebbero solo il sistema che tiene la nazione in agonia.

È un assioma equivalente a quello dei Testimoni di Geova:
questo sistema è completamente soggiogato e diretto dal Diavolo in persona (o in spirito). E l'unica alternativa è il regno di Dio, che è annunciato da tempo, e che è imminente, perché parecchi "segni" profetici si stanno avverando.

Trattandosi di assioma, il fedele non sentirà la necessità di analizzarla per fare un inventario delle conferme logiche e fattuali.

La differenze tra l'utopia dei Testimoni e quella dei discepoli di Grillo e Casaleggio è che i Testimoni di Geova aspettano il miracolo.
Comincerò a preoccuparmi, quando passeranno alla dottrina, che sono incaricati da Dio di instaurare il regno di Dio (che significa intransigenza di chi è diverso, e lotta contro chi non critica i loro dogmi) e che devono cercare influenza e potere politico (cosa che fa Scientology).

La dottrina di Grillo e Casaleggio invece dal principio cerca il controllo del sistema, per poterlo sostituire da dentro.
Con la democrazia diretta.


Se non fosse un tema di fede,
IL PRIMO TEMA IN ASSOLUTO AD ESSERE STABILITO CON LA DEMOCRAZIA DIRETTA SAREBBE CHE FORMA DI DEMOCRAZIA VUOLE L'ELETTORATO.

Gli elettori vogliono un sistema rappresentaivo, comoe ogni altro paese democratico, magari con possibilità di interventi per iniziativa popolare, e referendum come in Svizzera, o davvero vuole la Democrazia Diretta Partecipativa Universale?

E dalle masse popolari sicuro che non sorgeranno dubbi seri sulla fattibilità del progetto Grillesco?

Sarà mica il caso, che parecchi come me la democrazia diretta partecipativa, per i pericoli di manipolazione dai quale deve essere poi protetta, la vedono alla fine "salvata" a costo della libertà dei cittadini, infrangendo diritti umani?
L'amore verso il regno di Grillo mi sembra fanaticamente ossessivo. E i segnali dati sulla "disciplina" che devono avere i "rappresentanti" del M5S sono chiarissimi.

Da secoli sappiamo che i numeri che scaturiscono dalla libera scelta delle masse sono ... segnate da irresponsabilità, mancanza di senso etico, e da egoismo.

Grillo e il suo gregge non hanno neppure tentato spiegarci come pensano di "educare" le masse.
E l'appello continuo a dare la fiducia del voto per ottenere la maggioranza assoluta, ovvero dare carta in bianco volontariamente, e poi affidarsi al buon volere di due sole persone al comando ...
per mancanza di progetti concreti presentati da Grillo, che ancora oggi si limita alla critica invece di condividere le sue "visioni" della società futura ...
lasciano intravedere solo una porta.
Una porta già varcata varie volte nel passato recente.

Siccome per rispetto ai diritti umani si assume l'innocenza fino a prova contraria, dobbiamo partire dal presupposto dell'ingenuità, e immaginare che il progetto "democratico" di Grillo è davvero ai primi passi di progettazione. Che Grillo e Casaleggio davvero sono solo mossi da sentimenti di rifiuto allo stato attuale, che hanno intuito che il problema di fondo è il sistema, e che davvero non hanno riflettuto sulle implicazioni di un cambio democratico.

E allora, visto che loro non hanno mai fatto lo sforzo di andare avanti nel futuro per immaginare la democrazia diretta sottoposta ai vizi umani di oggi, posso permettermi di farlo io, senza peccare di maggior fantapolitica che loro.

Immaginiamo allora che ci saranno elezioni nel 2014. Berlusconi farà tanta esagerazione da creare dubbi anche in quelli che finora preferivano vederlo come vittima, e nessun partito si presenta con un curriculum favorevole.
Il M5S ottiene più del 50% dei voti utili.

Ci sarà allora l'uscita dall'Euro, perché L'Italia deve gestirsi da sola e liberarsi dai poteri economici che la vogliono spolpare (tipo la Germania, che secondo parecchi imbecilli grillini vorrebbe depredare la penisola.)
La moneta nazionale italiana permetterà al governo di Grillo di controllare le finanze nazionali.
Ma per obbligare i cittadini risparmiatori e i ricchi a convertire Euro in nuova valuta ... ci vorrà mlta forza di convinzione. I risparmi saranno congelati, e trasformati in valuta nazionale. I ricchi invece avranno già provveduto a salvare i loro patrimoni contanti fuori dal paese.
Si dovranno studiare provvedimenti per impedire ai furbi di nascondersi dalle nuove regole per la comunità, e i provvedimenti se i controlli si faranno molto severi col passar del tempo, perché la "giustizia" non ho dubbio che il M5S la vuole "efficace" e "universale".

I governo M5S avrà nemici potentissimi. Tutti gli interessi ed i poteri forti per una volta si troveranno su un fronte che li unisce.
E la democrazia diretta partecipativa sicuramente ha dei punti deboli. Ha diversi punti, dove appoggiare la leva archimedica per scardinare il sistema o dirottarlo.

La democrazia diretta partecipativa funzionerà con circa 190,000 voti.
Al numero ci arrivo così:
Su 8 milioni di persone che hanno votato M5S sono solo circa 60,000 coloro che hanno diritto a votare sulla pagina di Grillo (generalmente per faccende di minima importanza). E di questi chi vota sono circa 40,000.
Su 38 milioni di elettori, in proporzione chi voterà su cose sottoposte a votazione sarebbero 190,000.

Grillo già in precedenza ha voluto mostrare vera democrazia (nelle elezioni presidenziali), dando completa libertà di scelta. Le scelte "libere" saranno talmente diffuse e prive di controllo, da portare avanti opzioni tramite relativamente pochi voti.
E li potrebbero saltarci di peso le lobby.
Per i poteri non è affatto difficile pagare migliaia di persone REALI identificate, che premono il bottone che si indica loro. E non sarà affatto una cosa cara, perché si tratta di personucce infime, di nessuna importanza, che fanno solo peso perché usate a peso.
Le lobby possono mantenere branchi di topi ai quali are istruzioni su come mettersi di peso su certe opzioni che saranno una spina nell'occhio di chi persegue l'ideale di migliorare le cose.

E per controllare le lobby ... saranno indispensabili controllo severissimi e accaniti sul sistema di elezione.
Lo Stato dovrà spiare i cittadini attivi, per identificare quelli al servizio di altri poteri.
Ciò scoraggerà chi partecipa per migliorare le cose, e "partecipare" alla democrazia sarà un atto che richiederà rinuncia totale ai diritti di privacy.

Ci saranno poi le denunce e la caccia all'untore. O forse ne dubitate?

La nuova era politica auspicata dal pappagallo Messori avrebbe ingegneri più capaci in menti sviluppate come quelle di Aldous Huxley, George Orwell, e nei percorsi è già stata collaudata in parte dai regimi fascisti del secolo passato.

E che sia nuovamente una possibilità è esattamente dovuto al fatto, che la psicologia umana non fa salti evolutivi.
Il fascismo è possibile esattamente perché è possibile (e reale) l'Italia che abbiamo.

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