domenica 25 agosto 2013

Harry Potter

Ispirato dalle citazioni del primo ministro, anche a me viene lo stimolo di cercare paralleli tra un personaggio di film per bambini e situazioni della realtà italiana.

Letta è stato unico nel tipo di personaggi che gli vengono in mente, ma tanti altri del branco governativo non sono da meno, e lo avevo già osservato giorni fa.

Di Harry Potter non mi azzarderei a rubare personaggi per usarli come immagine speculare di qualcuno.
Quando pensai a Berlusconi-Voldemort, mi venne da ridere.
Voldemort già da bambino comincia ad inseguire un sogno di potere e dominio, costruendo la propria immortalità.
Berlusconi invece solo pochi anni fa vota una legge, che ora ritiene incostituzionale.
Diverse volte pesta cacca di cane, e poi impiega avvocati, ministri e senatori, mettendo sotto scacco una nazione, solo perché deve risolvere i suoi problemi e perché ha il potere di usare forze ai vertici del potere.

Con Voldemort ha solo in comune il narcisismo.

No, di Harry Potter mi interessa invece il fenomeno dei seguaci di Voldemort.
Perché è chiaro, che Voldemort è il campione dell'egoismo.
I suoi fedeli sono pure pedine, e se deve annichilarle per fare un passo avanti nella conquista del suo sogno, non ha il minimo scrupolo.

Mi chiedo allora, cosa attira tanti discepoli a un personaggio infame.
E la risposta è semplice:
Il potere esercita fascino.
Il sacrificio volontario per chi ha potere apre la perspettiva di ascensioni e ricompense.
E il Voldemortino italiano, che di potere ne ha, ha anche bisogno di aiuto per mantenerlo. Ed è per quello che aiutarlo diviene ancora più allettante.
Il Berlusconi nei guai, a chi glieli risolverà non potrà non mostrargli gratitudine.

Solo che abbiamo un problema: Se a doverlo salvare sarà l'elettore, potrà solo sdebitarsi con una briciola per ognuno.
A nessuno dei suoi conviene chiedere l'indulto per referendum..

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