venerdì 14 giugno 2013

Interpretazione dell'anatema

Quindi tra qualche giorno la fratellanza al Senato deciderà "democraticamente" se la Senatrice critica deve essere espulsa.

Ci sono due modi di interpretare:
La spiegazione ortodossa dice, che si analizza sulla base delle regole.
L'altra invece commenta, che si tratta di purga di chi non rimane sottomesso al capo.

La ragione conosciuta pubblicamente, ovvero quella divulgata mediaticamente, è che la Senatrice attribuisce la caduta del consenso elettorale a Grillo (come sapete, condivido il giudizio), e che rifiuta le redini.

La cosa che interessa non è cosa faranno, bensì quale sarà l'interpretazione che faranno gli spettatori.
Io sono spettatore, e mi prendo la briga di dire la mia:

- Di attività concreta sul posto di lavoro non si vede un gran che. Sappiamo che non sono assenteisti e ci piace, ma che sappiano lavorare e lo facciano bene ... non ci è troppo noto.
Sembrano più dei novellini disorientati che non possono fare molto.
E ora ci fanno un nuovo show, di quello che per loro è importante: Scomunicare chi nelle proprie file si permette di criticare la mancanza di dibattito, e che tutto è deciso e diretto da una sola persona esterna, che si comunica per via elettronica e non si offre a discussioni.

- Insomma: Si persevera nella strategia che ha trattenuto milioni di persone dal ripetere il voto di pochi mesi fa ...
Inefficienti, paralizzati, e baciamano del loro papa.
Tra il servilismo e la devozione che ci presentano, e quello che vediamo dai cortigiani di Berlusconi, molta differenza non ce n'è.

Mi sovviene una delle difese a favore di Grillo: Che quello che faceva prima continua a farlo, per cui non c'è ragione di criticarlo proprio ora.
E invece si. Quello che faceva prima di controllare il 25% del potere in Italia non può farlo ora.
Il potere ottenuto richiedeva una strategia, non una continuazione della strategia di marketing usata per arrivare al potere.

Doveva invece confermarsi, consolidarsi e crescere.
La Senatrice ha ragione. Il venditore non è risultato essere un amministratore e neanche un direttore.

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