martedì 23 aprile 2013

La democrazia identificativa

Scherzavo giorni fa su democrazie di nuovo stampo, per le quali basta inventarsi un termine.
E se ne è presentato uno a me, solo che non è scherzoso.

Secondo Ludwig Feuerbach Dio è la proiezione dell'essere umano, della sua immaginazione e dei suoi desideri. Parte idealizzazione, astrazione di se stesso, e parte perfezionamento.

Nei film di fantascienza generalmente gli extraterrestri si presentano negli Stati Uniti, probabilmente perché la geografia permette atterraggi più agevoli.
Gli extraterrestri generalmente hanno studiato gli esseri umani vedendo programmi televisivi americani. E parlano l'inglese.
Generalmente nel lontano futuro esiste una evoluzione del mondo americano. Dei cinesi del futuro non c'è traccia.

Per tagliare l'ironia:
L'essere umano inferisce da se stesso e si proietta.
Proietta la sua specie, la sua società, la sua religione, la sua psicologia.
Dipende dalla tela sulla quale si interagisce o ci si muove, quale delle proiezioni ci farà.

Nelle elezioni politiche la proiezione in linea generale è di se stesso.

La nostra democrazia quindi oltre che rappresentativa è identificativa, perché si cerca il rappresentante col quale ci si può identificare.

Devo esprimere molto chiaramente un dubbio che ho:
Se funzioniamo in questo modo, ed è una tendenza l'identificazione e la fusione, mi sembra difficile introdurre un sistema democratico che richiede un cambio totale di atteggiamento.
Io mi aspetterei ... che un cambio di sistema comporti una adesione minima.
E avere 26,000 elettori che partecipano e propongono, su quasi 9 milioni di elettori che delegano, mi sembra confermare il  dubbio.

La democrazia partecipativa è volontaria, e la partecipazione è minima. Io avrei detto che è inferiore al 10%.

La seconda osservazione da fare è che chi partecipa non lo fa perché ha una certa maturità o qualificazione.

Nei film di fantascienza nel 2020 ci sarà la terza guerra mondiale che durerà quasi 20 anni.
Nel presente ci sono persone che sognano, che parlano, e che vengono ritenuti profeti.

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