lunedì 4 marzo 2013

Troppo mondo

Il grillo canta sempre al tramonto

Sarebbe quindi il tramonto che stimola (in inglese c'è una parola più adatta: "triggers") il grillo a cantare.
E in prossimità di altri tramonti troveremmo altri grilli che hanno cantato?
Sono quelli che hanno causato le tenebre della notte?

Erano ed è canto o erano e sono strilli dei grilli?
Gli strilli si rivolgono alle budella.
Il canto chiamerebbe in causa l'emisfero destro del cervello.

Quello sinistro della ragione invece reagirebbe meglio ai ragionamenti, e chiederebbe di poter analizzare e confrontare.

L'Italia tassa moltissimo e ha un'evasione tremenda. Vero.
Ed è ovvio che l'evasore preferisce il Lussemburgo.
Che Depardieu e altri vanno in Russia quando lo stato è socio del loro lavoro perché ha il potere legislativo, e gode di tre quarti del loro compenso.
Allora Grillo e Casaleggio ricordano che il mondo esiste, e che
lo stato e il governo che non piacciono causano le migrazioni di chi ha più convenienza altrove.
E chiedono che il mondo aiuti a chiudere i cancelli.

Ma cosa otteniamo, se un giorno in un mondo globale non ci sono più buchini e nessuno può scappare?
Otteniamo una evoluzione della psicologia umana, o solo un'adattazione alle circostanze repressive, e atteggiamenti clandestini paralleli a manifestazioni di allineamento?

Grillo, Casaleggio e Fo hanno letto molto, ma non hanno immedesimato che la storia dell'umanità è solo in minima parte storia di evoluzione e umanesimo.
È in prevalenza storia di carognate.
E la storia che lasceremo al futuro sarà storia di carognate.

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