lunedì 4 marzo 2013

Il futuro in anticipo - Parte II

Ho finito di leggere "Il grillo canta sempre al tramonto"

Ho preso alcuni appunti.

Casaleggio:
"Io preferisco dire sempre quello che penso; gli altri lo possono  condividere,  se  vogliono,  o confutarlo."

Casaleggio:
"Io sono convinto che cento persone ragionino meglio di una sola."

Grillo:
"La rete è un'opportunità per far dialogare e mettere a frutto le grandi intelligenze."

Dichiarazioni "belle".

Ho cercato, e quello che Casaleggio e Grillo hanno da dire si trova sui loro blog (li fanno assieme e da soli.)
Vedo che si possono condividere.
Vorrei confutare, ma ... non trovo dove farlo, e sul blog non trovo nessuno dei due offrendosi a confutazioni o rispondendo.

Sul forum non trovo le cento persone che ragionano meglio di una. Non capisco dove Casaleggio vorrebbe mostrare modelli di ragionamenti di centinaia di persone in rete che producono "frutti".
Sul suo forum non esistono, e le intelligenze all'opera dietro il progetto politico non sono riuscite ad andare oltre un software pubblico usato per "chiacchierare".
Non è stato adattato niente per far convergere intelligenze e per cristallizzare frutti.

Quindi la passione per la rete di Casaleggio si manifesta solo nell'usarla come complemento ai monologhi di Grillo, per raggiungere un uditorio più grande.
In una frase: Per fare campagna.

La democrazia diretta e partecipativa senza quorum.
Sembra che Dario Fo sia così preso dal condire il discorso con informazioni erudite, da non accorgersi di uno stuzzicadenti che invece è il "pilastro portante" del movimento cinque stelle:
La democrazia diretta e partecipativa.
Gli elementi tecnici presentati sono pochi:
Il M5S porta la democrazia diretta al Parlamento e al Senato, e mostra come funziona. E "un giorno" non saranno più necessari i partiti e neanche il movimento, perché i cittadini depositeranno richieste, e se i parlamentari (non si capisce che funzione avrebbero, se non ci sono più partiti) non se ne occupano dopo un certo tempo, le richieste le vota online la cittadinanza senza quorum.
Tutto qui.

Ora sinceramente, io sulla democrazia diretta non vorrei solo più informazione, io ci vorrei uno studio serio, profondo, dettagliato.
Perché se il M5S arriva al 35% dei voti nei posti giusti, ci benedice con la prima democrazia diretta del mondo.
E ci arriva senza avere la minima idea di come farla funzionare, e come "eliminare" i partiti senza cozzare contro la Costituzione e senza allarmare nessuno per il pericolo di totalitarismo.

Altrettanto nebuloso è come dovrebbe funzionare la destituzione del parlamentare.
Secondo Grillo (in comunicato odierno), se il parlamentare fa di testa propria e "tradisce" l'elettore, il collettivo di elettori fa un referendum in piccolo e decide se licenziarlo.
Semplice, no?

Ma siccome il M5S non è ne di destra, ne di sinistra, e funziona come "cuscinetto" alle forze più estreme in Italia, democratizzandone diverse, nel M5S io ci troverò chi vuole pari diritti per i gay in ogni aspetto, e chi come qualche giorno fa chiede la differenziazione linguistica dell'unione gay, perché non si deve chiamare matrimonio. (Una specie di "concessione" alla discriminazione, perché l'autore è a favore di parità di diritti legali, ma chiede che linguisticamente le cose abbiano nome diverso, così perlomeno a parole possiamo discriminare e puntare il dito su quello che è "diverso").
Quindi io come deputato voto a favore di matrimoni gay e adozioni, e una lobby nel M5S mi fa le scarpe perché mi deve tagliare fuori. Se non oggi, domani alla prima opportunità che trova.
Grillo e Casaleggio a quanto pare capiscono perfettamente che gli "altri", quelli dei partiti, sono roditori ignobili, ma escludono che il M5S possa ospitarli.
O invece lo sanno perfettamente, e per questo non lo hanno neppure sviluppato in rete nazionale, e con poche regole lo controllano in ogni manifestazione, e puntano sulla maggioranza assoluta.
Obbiettivo democrazia diretta, il toccasana dei problemi dell'umanità, lo spirito santo redentore.

Il libro, solo vecchio di qualche mese, contiene diverse previsioni e dichiarazioni, ma rivela che Grillo e Casaleggio non pensavano alla possibilità che il M5S arrivasse ad essere l'ago della bilancia delle forze politiche.

Il futuro lontano di altre elezioni invece si è presentato alla prima elezione, e la saggezza di centinaia di intelligenze consiglia a Grillo e Casaleggio di puntare dritto sulla possibilità di decidere senza consultare nessuno ... a parte l'intelligenza polarizzata della base democratica.

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