sabato 23 marzo 2013

23 Marzo - Giorno dell'Italia che può

La realtà è una parola.
Il significato alla parola ognuno lo da mediante una interpretazione.
È la nostra capacità di analisi e poi di sintesi, che dice qualcosa di noi. Non cambiando la realtà.
Nella nostra analisi potremmo applicare filtri. O per limitazioni, oppure per scelta di convenienza.
Ma responsabili del nostro futuro siamo solo noi, e quando si mettono assieme le scelte che facciamo, abbiamo una responsabilità collettiva sul mondo nel quale introduciamo i nostri figli.

Il giorno di oggi è il giorno in cui
- il PdL fa dimostrazioni in piazza contro la Magistratura che perseguita Berlusconi. Segno che il partito è Berlusconi, e che chi ci va in piazza identifica Berlusconi e le sue faccende personali con la politica di destra.
Identificazione che non è immediata ne logica. A meno che ...
- È il giorno in cui c'è anche una dimostrazione a favore della legalità, organizzata da Micromega.
- È il giorno in cui Bersani si pronuncia sull'ineleggibilità, e Grillo invece no.

Perché una parte dell'Italia si identifica con Berlusconi?
Sarà vero il contrario? Che Berlusconi e i suoi supporter condividono una certa identità?
Che lasciar cadere Berlusconi equivale a non fare il proprio interesse?

L'Italia al di la dei partiti e delle partite, è un paese complicatissimo composto da due gruppi:
Un 80% che deve
e un 20% che può.

La formula in teoria dovrebbe permettere che anche quelli che possono debbano, ma dai tempi di Cesare la genialità di chi può è riuscire a dividere chi deve ... e prosperare.

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