lunedì 11 febbraio 2013

La nuova Italia

L'Italia delle intenzioni non ha bisogno di una riforma elettorale, perché dopo la dissoluzione dei partiti non avrà più partiti.
Il cittadino non sarà più elettore, e non ci saranno più elezioni, perché è il cittadino che propone le regole e le leggi, sono i cittadini che le votano via internet, e i deputati sono solo una specie di bidelli che fanno il lavoro amministrativo.
I deputati non sono politici, non appartengono a nessun partito, e verranno usati al massimo per due "legislature", dopo di che hanno finito con quello che per mancanza di termini dobbiamo ancora chiamare "vita politica".

Tutti i temi e le decisioni quindi sorgono e vengono decise SENZA QUORUM dalla società in una democrazia, già chiamata pero "laocrazia" perché non ha niente a che vedere con la democrazia, tramite internet.

Su internet qualcuno fa una proposta, altri la discutono, si forma la legge, su internet si vota, e poi i deputati ... forse la confermano, e forse fanno gli amministratori burocratici.

L'Italia sarà quindi il paese di una nuova era.

E il merito è tutto della coppia che ha creato un movimento "non partito" ne di destra, ne di sinistra, che già funziona cosi. (Funziona per dire, perché tutta la parte di raccogliere proposte e svilupparle alla vista di tutti non esiste!)

###################################

Allora a Berlusconi conviene creare uno squadrone di qualche migliaio di impiegati con stipendi di 800 Euro al mese, incaricati di fare proposte di legge, elaborarle e votarle all'unisono.
 Si apre quindi un campo completamente nuovo a una industria completamente nuova, e la creatività ci insegnerà che ogni utopia di società viene colpita dalle erbacce della realtà.

Auguri all'Italia del futuro!

Nessun commento:

Posta un commento