sabato 3 novembre 2012

La parte positiva dell'astensione

Mi ha irritato un commento di qualcuno sul foro di discussione del fatto quotidiano.
Diceva direttamente, che l'astensione in massa è un fatto positivo, perché da maggior valore al voto di chi ha votato.
Ovvero: Se siamo in 100 gli elettori e solo voto io, il mio voto vale 100 ed è meglio così.

Non so se offendere una persona del genere, oppure pensare che non ha un concetto di giustizia molto sviluppato.

Se siamo in 100 a poter votare, tutti sappiamo che dei 60 che voteranno, una buona parte lo fa per una promessa ricevuta, o direttamente per soldi o un beneficio.
Se distinguiamo quindi tra i voti validi tra il grado di responsabilità mostrato dall'elettore, e consideriamo che il voto venduto per 70 Euro ha lo stesso valore del voto cosciente e ponderato, a questo commentatore dobbiamo dire che ha le idee e i valori sperduti.
Perché pensa al suo voto che grazie agli "imbecilli" che a lui non importa perché non hanno voluto votare vale il doppio. Ovvero, col suo voto vota anche per un'altro ...

Andiamo allora sul reale: Do la mia scheda a te, e ti dico di farne quello che vuoi.
Ti è permesso consegnare due schede?
Credo che è sanzionabile, no?

Anche da questo lato vediamo che l'elettore ha diritto a un solo voto, il suo.
Assegnargliene una fetta di un altro voto d'ufficio ... equivale a dargli un pezzo di scheda altrui.

Io per logica e per diritto non scorgo nessunissima ragione valida per trasformare un voto in un mandato equivalente a più di un voto.

Mi rifaccio al doppio legame di cui parlavo qualche giorno fa:
Non è vero che chi tace acconsente. Non siamo scemi.
Se mi offri un menu di pietanze marce e puzzolenti, e non voglio neanche provarne, non sto accettando la tua cucina. La sto rifiutando!
E non mi fai cretino dicendo che sono un irresponsabile, perché hai escogitato il metodo di togliermi la voce.
Non ti sto dando licenza di cucinare porcherie a nome mio. Ti sto rifiutando. E se mi ignori lo fai solo perché ti sei messo tu in una posizione che riesci a farlo senza castigo.

venerdì 2 novembre 2012

Avanti Dilettanti!

Dilettanti con lettera maiuscola perché cito un titolo tedesco dello Spiegel, dove il sostantivo va scritto così.

Lo Spiegel commentava sul partito dei Pirati, un gruppo di personaggi entrati in alcuni Parlamenti regionali, che sembrava portare una rivoluzione politica.
Il movimento nel frattempo ha perso i colpi, principalmente per litigi interni, confusioni, incoerenze, e mancanza di un programma.

Stiamo parlando quindi di cose che diversi vedono succedere anche in Italia.

Una cosa che non mi permetto definire dilettantesca è la sincerità.
Ma sincero può essere anche uno stupido o un incompetente. E non ci servirebbe a molto.

Leggo molti rimproveri a chi si astiene, e sebbene incallito astensionista, riconosco che sono rimproveri ragionevoli.

Prendiamo un caso:
In Parlamento si discute una nuova legge che o evita sanzioni giuridiche a qualcuno, oppure lo esonera da processi pendenti.
Per anni mi sono irritato al vedere quanto tempo e energie i Parlamentari devono dedicare a litigarsi su cose del genere.
O al vedere, che tali proposte si votavano con il voto di fiducia (ovvero: Se cado io cade il governo!)
Preferiamo che siano personaggi interessati a conservare il loro mandato coloro che decidono, o ci farebbe comodo una fazione addizionale che per principio rifiuta proposte di questo tipo, anche se non riesce a fare troppe proposte per la mancanza di esperienza e qualificazione?
Io preferirei la seconda possibilità.
Quindi faccio male a non "votare" contro il peggiore.

Se fosse tutto qui, avrei votato.
Ma purtroppo le intenzioni ogni tanto si vedono, e sono quelle che non mi trovano d'accordo!
Io non voterei contro l'Europa. Comincerei con l'arduo compito di pulire e fare una riforma della pubblica amministrazione. Non solamente tagli da ogni lato fino a lasciare mozzo tutto il corpo, sanguinando da ogni lato, ma rimanendo goffo e impacciato.

Non mi sembra sufficiente il lavoro da ragioniere, di ridurre i numeri, e neanche l'idea di una rottura radicale perché non riusciamo a mantenere il passo. È l'ammissione, che vogliamo continuare il sistema costruito sul favoritismo, sul posticino di lavoro statale creato solo per dare l'impiego come premio al voto, etc.

In altre parole: Per me il voto lo merita chi ha INTENZIONE di migliorare l'Italia, no chi solo fa potature richieste dal mondo delle finanze o chi vuole cambiare le cose senza rendere chiara la direzione.

Spazio ristretto: Sorci feroci!

In uno studio etologico fatto su topi si riscontrò che l'aggressività degli animali aumenta col decrescere del loro spazio disponibile.

Dalle notizie che leggo sull'Italia, o sono più feroci coloro che cercano gli infrattori (per cui meritano i complimenti), oppure sono aumentati gli infrattori perché "lo spazio" (non saprei che tipo di spazio) in Italia è diminuito, e la ferocia per ottenere benessere materiale è aumentata.

Per dirla direttamente: Mi sorprende quanta gente è inquisita, quanti imbrogli, favoreggiamenti, appofittamenti e fregamenti (scusate la sgrammatica)  si commettono.
Ammetto che è scoraggiante. Sembra che l'italiano nasce con la corruzione nel sangue, e senza coscienza civica e sociale.

L'altra cosa molto comune che riscontro è non tanto la rassegnazione quanto le mille critiche e il stare in disaccordo tra tutti.
E in parte mi sembra che siccome siamo impotenti, perlomeno la sappiamo più lunga e possiamo discordare verbalmente e mantenere un granello di potere personale.

Anche a me da fastidio la mancanza di spazio. Qual che sia lo spazio, bisogna farlo, no?
Mi direte che faccio il Grillo ed è per l'effetto satirico. Ma sapete che la convinzione è seria e secondo me fa senso:
Seggi vuoti, cosi si sentono meno oppressi i poveri deputati!

Passata la battuta, che aveva il solo scopo di ricordarvi il progetto di rispettare esattamente alla lettera la scelta elettorale (che consiste ormai di una maggioranza che si astiene dal mandare gente alle poltroncine di prima classe!), ribadisco l'osservazione:
È feroce e animale come rubano in Italia, e la sfacciataggine che hanno nonostante la magistratura e le forze dell'ordine siano più efficienti di prima!

Se la speranza di sostituire parte dei "soliti eletti" con novellini del M5S è solamente quella di sfoltire le reti di ladroni ... si fa meglio con la mia proposta.

Io sinceramente preferirei - da veterano astensionista che sono - evitare di divenire il nonno dell'astensione, e trovare un programma sensato, graduale e di riforma profonda da poter appoggiare. O col mio voto, o con una candidatura (che vedo come possibilità di essere una piccola ruota che aiuta a far girare meglio il sistema).
Gli astensionisti siamo la maggioranza politica!
Riusciremo ad essere d'accordo perlomeno su questo fatto reale, per chiedere che come minimo ci tengano in conto, ovvero ci contino e non fingano che non ci siamo?

Vediamo se un giorno ci sarà una risposta!