sabato 3 settembre 2011

Il gancio migliore è quello sull'ascesso!


Un attimo di concentrazione per favore.
In un incontro di pugilato, dove cercano di colpirsi i due pugili?
Alle braccia? Alle mani?
O nei punti più vulnerabili?

Io sono sicuro, che quelli che siamo scettici sulle capacità e volontà dei rappresentanti del popolo ... siamo la maggioranza del paese.
Un buon numero non va a votare, e un altro bel numero ci va col giramento di budella, e vota il meno peggio per evitare il peggio.

Con certe ragioni ci sono quelli che dicono: E quale sarebbe l’alternativa? L’opposizione?
Quale guru dell’opposizione? A parte il partitismo e gli interminabili  punzecchiamenti, non è che ci sono proposte. Tutto quel che si vede è scena.
Anzi, è chiaro che lì tutti hanno la stessa meta: Il potere.
Mentre dovrebbe essere lavorare e far funzionare meglio le cose, risolvere problemi, creare beneficio all’elettore, etc.

Già per logica, ci sono due strade da non prendere, perché non portano a risultati:
Dimostrazioni non servono a niente. Solo fanno perdere tempo.
Se è per uno sfogo, si potrebbe anche fare una concessione, ma l’effetto, come si è visto ripetutamente, è zero.
Non serve neanche votare per l’altra parte. (In diversi non riusciamo proprio a farlo.)

Per cui si deve cercare una via nuova, collaudata, semplice, e che è relativamente “leggera”.
Il contenuto deve essere facilissimo da ingerire e digerire.
Una o due mete, potenzialmente di altissima accettazione.
E ovviamente, dritto alla guancia con l’ascesso. Il potere e i soldi!
Ripeto ancora una volta:
Alle prossime elezioni concorrere con un partito astensionista.
O partito di protezione dell’elettore.
(Il nome lo lascio in aperto, e chi vuole può entrare alla storia per averne proposto uno azzeccato.)
Il partito servirà come palloncino occupa-seggi, per ridurre i seggi disponibili agli altri candidati e partiti eletti.
A me piace immaginare che il partito ottenga molti voti, e solo per il fattore economico, per ridurre il numero di deputati e senatori pagati, per ridurre l’ammontare dei rimborsi elettorali, e destinare i fondi versati a tale partito a opere pubbliche di carattere sociale.

Torniamo al progetto anarchico:
Il partito occupa spazio da mantenere vuoto, e chiede il rispetto automatico della delega trattenuta, tramite gli stessi provvedimenti: Seggi vuoti e rimborsi per le percentuali reali.
Tutto qui!

Non vi sembra molto, ma è moltissimo.
È prima di tutto una cosa unica al mondo, che farà strada.
Miglioriamo il processo democratico, perché lo rendiamo corretto.
E ai Signori diamo un pugno che fa veramente male, ma non mette KO al paese, perché comunque possono governare.

A parte il male che facciamo, facciamo alcun bene, per esempio a noi cittadini?
Si. Scommettiamo che appena i seggi dei voti trattenuti rimangono vuoti cominciano ad apparire, tra tanti esotici, svitati e sballati anche la gente con intenzioni più trasparenti, meno lobbismo, etc.?

Le persone capaci, creative, talentose, con voglia di lavorare (e sgobbare), che si accontentano, anzi sono molto soddisfatte con lo stipendio offerto, senza volere di più in modi sporchi, in Italia ci sono. E bisogna fargli lo spazio e mantenerlo.

Recall (cioè rimuovere il mandato) e altre proposte simili vanno bene, ma il primo passo bisogna farlo senza sovraccaricare con mille proposte, e dando la cazzottata al punto giusto, con il massimo della forza possibile.
Il problema è la forza: Se lo scopo è terra terra, senza pretese, efficiente, e praticamente è facile riuscire a mettere d’accordo una moltitudine ... il gioco riesce molto bene.

Il Referendum non era così facile, ma eravamo d’accordo in molti, che non vogliamo più saperne di leggi di immunità e che vogliamo che comincino a cercare alternative serie all’energia nucleare.

Mi pare che mettersi d’accordo su così poco è più facile che i quattro temi del Referendum.
Si può fare.

A questo punto – in teoria – si passa all’azione e un piccolo gruppo di gente disponibile, con partecipazione di specialisti in materia di diritto, prepara il partito.

Dico in teoria, perché fino a questo momento sono l’unico a studiarci su, e probabilmente il progetto migliora molto se lo discutiamo in molti.

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