lunedì 18 luglio 2011

A tu Socrate

Dicevamo sintonizzarsi.
Rapport.
È una necessità basica, e dovremo badarvi in continuazione.

Quindi:
Per sintonizzarci abbiamo un problema gigantesco: Siamo Italiani.
Discendenti di quelli che l'unità l'hanno fatta 150 anni fa da dozzine di staterelli sempre in guerra tra di loro.
"Uno per tutti e tutti per uno" non appartiene alla nostra cultura.
Perlomeno non la versione francese.
Semmai quella del gruppo TNT ( Un dollaro per tutti, e tutto il resto per il numero uno).

Quindi neppure ci sogniamo di venire con queste balle.
Non siamo d'accordo. Abbiamo dozzine di partiti, sono diversi principalmente negli interessi, perché in Italia ci sono circa 60 milioni di interessi (senza contare quelli esteri).

Una cosa però l'abbiamo in comune: Ci scocciamo spesso, e allo stesso modo, anche se su cose diverse.

Possiamo tentarla alla Socrate, da dietro. E non pensate male per favore!
Più cose mettiamo sul piatto già pronte, meno consenso ci sarà.
Se quindi sul piatto ci mettiamo pochissimo, in teoria niente, potremmo essere d'accordo che vale la pena partecipare.

Ci potremmo mettere il NO.
Socrate sapeva molto. Sapeva di tantissime cose che non sapeva.
Ma a noi non conviene caricarci con molti no. Ogni no in più potenzialmente riduce l'adesione.
Abbiamo un minimo comun denominatore che ci può interessare: Far saltare in aria il catenaccio del sistema. Quando poi si aprono i cancelli, chiunque voglia potrà fare le sue proposte.
La mia proposta allora sarebbe quella di rifare il sistema.
Qualche idea già la avete su cosa mi frulla in mente.
Cioè, che più frulliamo e mettiamo assieme, meglio ci riesce il menu, perché le lobby da accontentare in teoria sono tutte, e non solo quelle che hanno i soldi e le amicizie.

Quindi, tutti all'unisono a mandarli tutti a quel paese!

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