lunedì 18 luglio 2011

La piazza in casa e il potere in piazza

Potrebbe essere stata una battuta leggerina quando Einstein disse, che l'unica cosa infinita di cui fosse certo, è la stupidità umana.

Ma probabilmente è stata una battuta meditata.

Grazie ai mezzi di comunicazione, oggi più che mai abbiamo la possibilità di conoscere tutte le faccette, spesso quasi in tempo reale, della banalità, futilità e stupidaggine umana. E il fatto che ci siano spettacoli che invece di presentarci talenti ci mettono solo in compagnia di gente futile, è dovuto al fatto che i balordi non sono pochi freaks. Hanno eserciti di persone che li capiscono, che ne condividono la vacuità e li ammirano per ... niente.
Però bisogna essere giusti: Il fenomeno solo emerge e trova palcoscenico. Non è un mondo nuovo nato ora. Il vulgo c'è sempre stato, e i romani ne soddisfacevano i gusti crudi nei teatri.
La differenza oggi è che lo spettacolo incivile e incolto puoi produrlo da solo in casa (o col telefonino) e da solo lo metti su internet, a disposizione di tutta l'umanità che può connettersi.

Non vi dico niente di nuovo, ma la novità c'è!
La novità è, che se ormai a casa tua ci arriva tutto il mondo, e tu arrivi ovunque ...
c'è lo strumento per fare anche cose meno banali.
L'unico problema che sussiste e impedisce di cambiare il nostro mondo ormai sei solo TU!

Continui a dire che non è vero?
Già dimenticato L'Egitto e altri paesi arabi?
Come ci sono riusciti?
Dicono che con Twitter e Facebook.
Hanno scambiato idee, erano idee che molti condividevano, si sono messi d'accordo, e hanno fatto lo sgambetto a chi li governava.

In Islanda la situazione è stata molto più civile.
Dopo il fallimento delle loro banche e il debito gigantesco dovuto a speculazioni dei banchieri, al popolo islandese le istituzioni internazionali hanno accollato debiti giganteschi da pagare.
Cosa che dopo un pò di meditazione non è affatto piaciuta (i farabutti le fanno alla chetichella, e poi quando gli va male paghiamo noi!) e il governo ha deciso di far partecipare tutti i cittadini alla redazione di una nuova costituzione. Via internet.

Forse dirai: Ecco! È stato il governo che ha aperto le porte alla partecipazione popolare!
Ma ti ho già ricordato l'Egitto. Lì è stato il popolo che ha usato i mezzi disponibili per tirare i tappeti rossi e sbattere giù chi vi ci si muoveva sopra.

E in paesi organizzati come l'Italia, oltre ad avere gli stessi strumenti, abbiamo un'organizzazione di stato che ci permette fare a meno di rivoluzioni violente.
Oggi non ci sarebbe più bisogno di no TAV, antiglobal e cose del genere.
E se ci sono, è perché amano fare qualcosa che in rete non si può fare: Amano distruggere ed essere violenti.

Ho detto che sto parlando con "te".
Ho detto conversare, e ciò significa che voglio discutere, avere scambi di idee.
Per ora sono all'introduzione, ma presto capirai a cosa penso, e dovrai partecipare.

Comincia a prepararti!

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